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Neonati morti a Parma, si indaga sui cellulari dei genitori di Chiara Petrolini: i dubbi degli investigatori

Gli inquirenti indagano sui cellulari dei genitori di Chiara Petrolini. Cosa manca nel caso dei neonati trovati morti a Parma? Le indiscrezioni

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Concluso l’incontro tra Chiara Petrolini, la giovane indagata per i neonati trovati morti, e il gip di Parma, arrivano altre indiscrezioni. Gli inquirenti, infatti, sarebbero concentrati anche sui cellulari dei genitori della ragazza, che sono stati sequestrati. Non si esclude l’apertura verso nuovi scenari, ma a rinforzare i dubbi su possibili svolte sono le dichiarazioni dell’avvocato Nicola Tria, che assiste Chiara Petrolini.

Il legale, infatti, per rispondere alle domande dei giornalisti ha detto: "Sì, qualche pezzo manca, ma non so a cosa vi riferiate". La domanda viene spontanea: quale pezzo manca, nella versione fornita da Chiara Petrolini. La ragazza giovedì 26 settembre si è presentata di fronte al gip e si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Tuttavia, come sottolinea l’inviato Claudio Giambene di Pomeriggio Cinque, va ancora fatta chiarezza sulle forbici che il 10 settembre Chiara Petrolini ha detto di aver usato per recidere il cordone ombelicale del bambino rinvenuto il 9 agosto. Secondo la sua versione, dopo aver reciso il cordone la ragazza sarebbe svenuta e, al suo risveglio, il piccolo era morto.

Pomeriggio Cinque riferisce che su quelle forbici non sarebbero presenti rilevanti tracce ematiche. Resta da capire quali dettagli potrebbero emergere dai cellulari dei signori Petrolini.

Fonte foto: Facebook - Chiara Petrolini / ANSA

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