Neonata rapita a Cosenza torna a casa coi genitori, il video della folla in clinica: "Grazie ai miei angeli"
Folla oceanica fuori dalla clinica di Cosenza, dove la neonata rapita, e poi recuperata dalla polizia, è uscita insieme ai genitori per andare finalmente a casa
Dall’inferno al paradiso, in poche ore. Quello che hanno vissuto i genitori della neonata rapita a Cosenza ha sconvolto l’Italia intera, che ha tirato un sospiro di sollievo dopo il lieto fine. La bambina è stata dimessa dalla clinica Sacro cuore, scortata dagli agenti di polizia che l’hanno riportata tra le braccia della madre, Valeria Chiappetta, dopo il rapimento da parte di Rosa Vespa e Aqua Moses.
- Il ritorno a casa della neonata rapita e dei genitori
- Le parole di Valeria Chiappetta
- La richiesta alla polizia
Il ritorno a casa della neonata rapita e dei genitori
Proprio agli agenti, la madre della neonata ha dedicato le parole fuori dalla struttura, presa d’assalto da giornalisti e cittadini comuni che hanno applaudito la famiglia prima che salisse in auto, scortata dalla polizia: “Stiamo bene, ci stiamo riprendendo, grazie a tutti e soprattutto ai miei angeli“.
Valeria Chiappetta, che ha partorito lunedì 20 gennaio, è apparsa visibilmente sofferente in volto, sorretta da Giancarlo Greco, uno dei proprietari della clinica.
Fonte foto: ANSA
Il marito, Federico Cavoto, ha invece portato l’ovetto con la neonata in auto, accompagnato dall’altro proprietario della struttura, Saverio Greco.
Insieme ai genitori della piccola, anche il primogenito della coppia, un bambino di 6 anni.
Le parole di Valeria Chiappetta
In un’intervista concessa a Repubblica, Valeria Chiappetta ha confessato di non aver escluso di aver pensato inconsciamente al suicidio: “Quando ho capito che l’avevano rapita, ho aperto la finestra e ho guardato giù. Non so cosa volessi fare. Mi sono sentita all’improvviso morta”.
La madre ha detto che racconterà la storia a sua figlia “quando avrà 18 anni. Adesso questo ricordo deve essere cancellato per tutti noi. Dobbiamo tornare a gioire”.
La richiesta alla polizia
La donna ha anche spiegato di aver chiesto a una poliziotta, che era rimasta con lei durante la caccia ai rapitori, di prometterle che Rosa Vespa e Aqua Moses “non lasceranno mai il carcere, che non me li vedrò più davanti”.
