Nelle Bandiere Blu 2023 ci sono 17 nuove spiagge italiane: Liguria e Puglia sul podio, come si assegnano
La FEE ha comunicato le nuove Bandiere Blu per il 2023, con 17 new entry e una mancata conferma
Sono state assegnate a 226 località italiane le Bandiere Blu 2023, gli oscar dedicati ai territori di mare e lago. Un riconoscimento che viene assegnato dalla FEE, la Foundation for Environmental Education, Ong internazionale per l’educazione alla sostenibilità con sede in Danimarca e presente in 81 paesi. In totale sono 17 le new entry nel Bel Paese, mentre una non è stata confermata.
Assegnate le Bandiere Blu 2023
Tra le 226 località italiane sono comprese 458 spiagge, l’11% delle spiagge premiate a livello mondiale. Oltre ai Comuni, hanno ricevuto la Bandiera Blu anche 84 approdi turistici.
Grazie alla nuova classifica è la Liguria a essere tra le Regioni top in Italia, con ben 34 località presenti sul territorio. A seguire c’è poi la Puglia, con 22, Campania, Calabria e Toscana con 19.
Le Marche salgono a 18, con un nuovo ingresso, mentre la Sardegna conferma le sue 15 località, l’Abruzzo resta a 14, la Sicilia a 11 e il Lazio a dieci.
Le 17 new entry nelle Bandiere Blu
Come detto, sono 17 le new entry di quest’anno. Si tratta di:
- Catanzaro (Calabria);
- Rocca Imperiale (Calabria);
- San Mauro Cilento (Campania);
- Gatteo (Emilia Romagna);
- Laigueglia (Liguria);
- Sori (Liguria);
- Sirmione (Lombardia);
- Toscano Maderno (Lombardia);
- Porto San Giorgio (Marche);
- Termoli (Molise);
- San Maurizio D’Opaglio (Piemonte);
- Verbania (Piemonte);
- Gallipoli (Puglia);
- Isole Tremiti (Puglia);
- Leporano (Puglia);
- Vieste (Puglia);
- Orbetello (Toscana).
L’unica Bandiera Blu non confermata quest’anno è stata invece quella di Cattolica (Emilia Romagna).
Come si assegnano le Bandiere Blu
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei. L’obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.
Una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione. Il nome e i confini della spiaggia seguono quelli ufficiali nazionali e per poter ottenere il riconoscimento la spiaggia deve avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri Bandiera Blu e rispondere a tutti i requisiti indicati come imperativi e possibilmente al maggior numero dei requisiti guida.
In ogni località Bandiera Blu dovrà essere individuato un referente per trattare le questioni concernenti il Programma e la spiaggia deve essere accessibile per un’ispezione non annunciata da parte della FEE.
Tra i requisiti richiesti ci sono la gestione del territorio e l’educazione ambientale messe in atto dalle amministrazioni per proteggere l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile, così come l’esistenza e la funzionalità degli impianti di depurazione. Importante anche la percentuale di allacci fognari e la gestione dei rifiuti, passando anche per le iniziative lanciate dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo.
A essere valutate ci sono poi la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge e la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazione alcuna.