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Nel caso Pozzolo spunta la nuova versione di Delmastro: cos'ha raccontato il sottosegretario FdI ai pm

Il racconto del sottosegretario alla Giustizia FdI Delmastro ai pm sul caso Pozzolo: dov'era quando è esploso il colpo che ha ferito Luca Campana?

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Sono ancora diversi i nodi da sciogliere a proposito del caso Pozzolo al veglione di Capodanno alla Pro Loco di Rosazza, durante il quale Luca Campana, genero del caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, è stato ferito da un colpo di pistola esploso dal revolver del deputato di FdI. Tra questi, c’è il luogo in cui si trovava Delmastro nel momento in cui è partito il colpo.

Caso Pozzolo: dov’era Delmastro? La nuova versione

Davanti alla pm Paola Francesca Ranieri della procura di Biella guidata da Teresa Angela Camelio, l’8 gennaio, Andrea Delmastro, come riferito dal quotidiano ‘Domani’, ha raccontato: “Ero fuori con due conoscenti di mia figlia, ho solo sentito il rumore dello sparo e ho pensato fosse un petardo. Poco prima avevo caricato la mia macchina, ero risalito e mi stavo trattenendo a fumare una sigaretta con gli amici di mia figlia”.

Il sottosegretario ha poi aggiunto: “Dopo il petardo non mi ero allarmato particolarmente e ho terminato la sigaretta per poi rientrare e rendermi conto di ciò che era successo”.

Andrea DelmastroFonte foto: ANSA

Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro.

La prima versione di Delmastro sul caso Pozzolo

In un’intervista concessa a ‘La Repubblica’ poche ore dopo i fatti di Capodanno, Andrea Delmastro aveva dichiarato: “Stavo raccogliendo il cibo avanzato per andare via. Avevo 4 buste da portare in auto. Dalla Pro Loco alla macchina saranno 200 metri. Ero uscito con le prime 2. Ritorno indietro per prendere le altre 2 e sento la moglie di quello che è stato ferito, che poi è il marito della figlia di uno della mia scorta, che grida ‘Un botto… un botto’. Mi si gela il sangue e cerco di capire”.

Alla domanda della giornalista ‘E cosa ha fatto?’, il sottosegretario alla Giustizia aveva risposto: “Ho pensato che fosse esploso un petardo. E invece sento la moglie che dice ‘Ma allora non hai capito… era un colpo di pistola'”.

Il ruolo della scorta di Delmastro nel caso Pozzolo

Sul ruolo della scorta di Delmastro nella notte di Capodanno, il caposcorta Pablito Morello, come riportato da ‘La Repubblica’, ha spiegato ai Carabinieri: “Siamo saliti a Rosazza in quattro, alle ore 18. Noi quattro siamo i componenti effettivi della scorta di Delmastro. Quella sera però, siccome si trattava di una festa privata con un livello di pericolo basso o nullo, siamo rimasti con il sottosegretario esclusivamente io (che sono responsabile del servizio) e Salvatore Mangione. Abbiamo così fatto rientrare i colleghi di supporto”.

Parlando alla Procura, Morello ha chiarito: “Una macchina è andata via con i due poliziotti e sarebbe dovuta tornare per gli spostamenti finali, alla fine della festa”.

La precisazione finale di Pablito Morello: “Quella sera io e Mangione eravamo in servizio e pertanto a tutti gli effetti come ufficiali di Polizia Giudiziaria. Anche dopo il fatto abbiamo svolto funzioni di Polizia Giudiziaria”.

Delmastro Fonte foto: ANSA
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