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Nei decreti Giustizia anche le pagelle sui magistrati dopo le dichiarazioni di Crosetto: scontro col Governo

Ok alle pagelle sui magistrati dopo le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto

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Via libera alle “pagelle” sui magistrati. Approvati i decreti legislativi sulla Giustizia in Cdm dopo le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto, che nelle scorse ore aveva attaccato le toghe: “L’unico grande pericolo è quello di chi si sente fazione antagonista da sempre e che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l’opposizione giudiziaria”.

Niente test psico attitudinali

Nell’approvazione dei decreti non figura l’inserimento dei test psico-attitudinali per l’ingresso in magistratura. L’ipotesi era emersa lunedì mattina, nel corso della riunione preparatoria del Consiglio dei ministri, ma non ha poi trovato spazio nei testi.

Magistrati fuori ruolo

Ha invece trovato spazio il provvedimento che stabilisce “paletti” per il collocamento fuori ruolo dei magistrati: non potranno essere collocati fuori ruolo prima del decorso di dieci anni di effettivo esercizio della giurisdizione e, fatti salvi incarichi in istituzioni di particolare rilievo, sono necessari tre anni di esercizio prima di un nuovo collocamento fuori ruolo se il primo incarico ha avuto una durata superiore a cinque anni.

Le dichiarazioni di Crosetto e le pagelle ai magistrati.Fonte foto: ANSA

 

Codificato inoltre il principio della necessaria sussistenza di un interesse dell’amministrazione di appartenenza per permettere l’incarico fuori ruolo. Ridotto il numero massimo di magistrati collocati fuori ruolo: 180 per la magistratura ordinaria.

Le pagelle ai magistrati

In caso di valutazione non positiva o negativa di un magistrato, si riducono le ipotesi di dispensa dal servizio, prevedendo comunque penalizzazioni economiche e di carriera.

Attualmente, dopo una valutazione negativa, per non essere escluso dalla magistratura occorreva per il magistrato avere obbligatoriamente una valutazione positiva. Con la riforma, ora può esserci anche una valutazione non-positiva (che è differente da negativa): in questo caso il magistrato rimane in magistratura, è rivalutato dopo un anno e perde aumento di stipendio e progressione di carriera.

Esito indagini e giudizi Maggiore rilievo, rispetto al passato, alla sussistenza “di gravi anomalie” sull’esito delle “fasi e gradi del procedimento e del giudizio e in particolare al rigetto delle richieste formulate dal pm” o alla “riforma dei provvedimenti dei magistrati giudicanti” e che siano legati “a motivi particolarmente gravi o siano particolarmente numerosi”.

Il provvedimento introduce, in caso di valutazione positiva, l’espressione di un giudizio solo sulla capacità organizzativa del magistrato. Le voci di valutazione di un magistrato sono tante: indipendenza, imparzialità, produttività, laboriosità.

Solo sulla capacità di “organizzare il lavoro”, voce che viene esaminata al momento di concorrere per incarichi direttivi e semi-direttivi, la valutazione viene espressa secondo una scala di giudizio, da discreto a ottimo. Il giudizio non riguarda gli aspetti più strettamente correlati allo svolgimento del lavoro.

dichiarazioni-crosetto-pagelle-magistrati Fonte foto: ANSA
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