Negoziati Ucraina-Russia, via libera a corridoi umanitari. Cosa è stato deciso e quando ci sarà il terzo round
Strette di mano durante i negoziati Russia-Ucraina per siglare l'accordo sui corridoi umanitari. Cresce l'attesa per il terzo incontro
Conclusa la seconda sessione di negoziati tra Ucraina e Russia, si guarda già al terzo round atteso per la prossima settimana. Mentre non si placano le sirene, che continuano a suonare a Kiev con i carri armati russi che avanzano, Mosca ha annunciato di aver ottenuto il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Negoziati Ucraina-Russia, via libera a corridoi umanitari
L’atteso secondo round dei negoziati tra Mosca e Kiev ha portato a una decisione importante, con un accordo sui corridoi umanitari mentre i combattimenti continuano.
Nei colloqui di ieri “purtroppo non sono stati raggiunti i risultati che l’Ucraina voleva. È stata presa solo una decisione sull’organizzazione dei corridoi umanitari” ha annunciato il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak.
Il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, ha detto che sono stati fatti “progressi significativi” ed ha confermato che i due Paesi hanno concordato di creare dei corridoi umanitari per permettere l’evacuazione dei civili e un cessate il fuoco in queste zone.
Colloqui Russia-Ucraina, il terzo round atteso per la prossima settimana
Si guarda adesso a un terzo round di negoziati che si terrà all’inizio della prossima settimana, come ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale bielorussa Belta.
“Io devo parlare con Putin” ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa a Kiev. “Temo per la vita dei miei familiari”, ha detto Zelensky, ringraziando “i Paesi che ci hanno fornito armi”: ma “forse il mondo ha agito troppo tardi”, ha aggiunto.
Il presidente russo, da parte sua, ha dichiarato: “Non rinuncerò mai alla convinzione che russi e ucraini sono un unico popolo”.
Strette di mano durante i negoziati tra Russia e Ucraina
Protezione temporanea a chi fugge dalla guerra, l’accordo Ue
Intanto i ministri dell’Interno dell’Ue hanno raggiunto a Bruxelles un “accordo storico: l’Ue accorderà una protezione temporanea a coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina“, come ha annunciato il ministro francese Gérald Darmanin.
L’accordo che è stato raggiunto “dà una risposta adatta alla situazione” in cui si trovano gli ucraini che fuggono dalla guerra, ha spiegato Darmanin in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio.
“Le persone eligibili godranno di uno statuto di protezione simile a quello dei rifugiati per un anno, rinnovabile. La decisione unanime riflette la solidarietà che dobbiamo dare al popolo ucraino, davanti a una guerra ingiustificabile”. Si tratta della “prima volta che la direttiva viene attivata”, ha sottolineato la commissaria europea Ylva Johansson, anche se “esiste da oltre vent’anni”.