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Nave Admiral Nakhimov con reattori nucleari preoccupa il mondo intero, perché la Russia l'ha messa in funzione

La Russia è pronta a varare nuovamente l'incrociatore Admiral Nakhimov, nave da guerra dei tempi dell'Unione Sovietica. Riaccesi due reattori nucleari

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La nave Admiral Nakhimov ha ricominciato a ruggire e presto le esercitazioni in mare potrebbero riprendere. Nello specifico, la Marina russa ha riattivato i due reattori nucleari che alimentano l’incrociatore. I reattori sono stati riaccesi in due tempi, tra dicembre 2024 e febbraio 2025. Varata negli anni ’80, la Admiral Nakhimov è rimasta ferma per un lungo lasso di tempo per essere sottoposta a progetti di ristrutturazione e aggiornamento delle tecnologie di bordo.

Riattivati i reattori nucleari di una nave in Russia

La notizia arriva dall’agenzia Tass. Secondo i media russi il 2 febbraio è stato riattivato il secondo reattore nucleare della nave Admiral Nakhimov, un potente incrociatore fermo da anni per operazioni di ristrutturazione.

Il primo reattore è stato riattivato verso la fine del 2024. Ora, dunque, la Marina militare potrebbe impiegare la nave per nuove esercitazioni in mare.

nave admiral nakhimov RussiaFonte foto: IPA
La Russia ha riattivato i reattori nucleari della nave Admiral Nakhimov, un potente incrociatore. Presto potrebbero ripartire le esercitazioni in mare

Secondo la Tass, quindi, la nave sarebbe “pronta a essere impegnata in tutte le sue modalità”. Dei lavori in corso per ristrutturarla si hanno notizie da anni.

Come riporta Il Messaggero, già nel 2021 l’amministratore delegato del Severnoye Design Bureau, Andrei Dyachkov, aveva fatto sapere che le operazioni di ristrutturazione della nave avrebbero portato a “dotare l’Admiral Nakhimov delle armi più avanzate” per renderla “la nave da combattimento di superficie più potente al mondo“.

Cos’è la Admiral Nakhimov

Come detto in apertura, la Admiral Nakhimov è stata varata per la prima volta dalla Marina russa negli anni ’80. L’incrociatore faceva parte del progetto 11442 noto, secondo il codice Nato, come classe Kirov e rendeva l’Unione Sovietica la seconda potenza navale dopo gli Stati Uniti.

Un primato che ancora oggi si affanna a raggiungere, dato che nonostante il notevole potenziamento delle strutture interne la federazione russa rimane seconda alla Type 055 della Cina e alla Zumwalt statunitense.

Tuttavia, dopo il crollo dell’Unione Sovietica la Russa non ha costruito incrociatori della stessa stazza della Nakhimov, concentrandosi più che altro sulla flotta commerciale e varando navi grandi appena un quinto rispetto alle dimensioni dell’incrociatore.

Il nome della nave rende omaggio all’ammiraglio Pavel Stepanovič Nachimov, morto 1855 durante l’assedio di Sebastopoli nel contesto della guerra di Crimea. Attualmente la Admiral si trova nel mar Bianco, presso i cantieri del porto di Severodvinsk.

Perché l’incrociatore preoccupa il mondo

La Admiral Nakhimov è a tutti gli effetti una nave da guerra, e in dieci anni di ristrutturazione ha ottenuto importanti modifiche soprattutto in termini di armamenti a bordo.

Oggi la sua stazza raggiunge le 28 mila tonnellate e la nave può raggiungere una velocità di 32 nodi (circa 60 chilometri orari). A bordo ci sono 174 tubi di lancio verticali. È previsto il lancio di missili di almeno tre tipologie: il subsonico Kalibr, il supersonico Oniks e, infine, l’ipersonico Zircon.

Più volte la parola “nucleare” arrivata da indiscrezioni che riguardano Russia e Ucraina ha spaventato l’Europa e il mondo, per questo la riattivazione della nave Nakhimov suona come un’escalation di forze da parte della federazione russa.

nave-admiral-nakhimov-russia-2 Fonte foto: iStock / IPA
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