Naufragio Bayesian, nuova testimonianza: "Vele non ammainate e nave ancorata in zona pericolosa"
La testimonianza di Rosaria Orlando, titolare di un cantiere della zona, potrebbe fare luce sul naufragio del veliero Bayesian
Sul caso del naufragio della Bayesian spunta una nuova testimonianza che potrebbe essere fondamentale per le indagini. A raccontare quanto successo lo scorso 19 agosto è Rosaria Orlando, proprietaria del cantiere che si trova esattamente di fronte al luogo del naufragio costato la vita a sette persone. La testimone è stata intervista dal Corriere della Sera e ha rilasciato dichiarazioni che potrebbero aggravare la posizione del comandante, James Cutfield.
- La testimonianza sul naufragio della Bayesian
- Vele della Bayesian non ammainate
- Naufragio Bayesian, gli indagati sono tre
La testimonianza sul naufragio della Bayesian
Ad aiutare gli inquirenti nell’inchiesta, che vede al momento tre indagati, saranno sicuramente le immagini della telecamera del cantiere navale di Rosaria Orlando, puntata nel tratto di mare teatro della tragedia.
Non a caso, spiega la donna, la immagini riprese dalla telecamera sono state requisite dalla Guardia Costiera. “Io non ho ancora visto le immagini, ma sicuramente sono interessanti”, spiega Orlando.
Il veliero Bayesian
Vele della Bayesian non ammainate
La proprietaria del cantiere, raggiunta dal Corriere della Sera, afferma di aver visto con i propri occhi quanto accaduto la notte del naufragio della Bayesian. Ogni due notti, infatti, la donna si reca nel cantiere per caricare la cisterna intorno alle 4.
E nella notte tra domenica e lunedì ha assistito a quanto successo al veliero. “La barca si spostava e oscillava, come se tremasse, forse era strattonata dall’ancora che andava arando sul fondo”, le parole di Orlando.
La donna, poi, aggiunge un particolare rilevante: “Ho visto anche delle vele sbattere, poi l’albero si è spento ed è andato giù dall’altra parte”.
Naufragio Bayesian, gli indagati sono tre
Dunque, secondo la ricostruzione di Rosaria Orlando, il Bayesian aveva le vele spiegate nonostante la tempesta in corso. “Nessuno aveva mai buttato l’ancora lì, un punto troppo esposto – aggiunge la donna al Corriere della Sera – l’ho pure detto a quello della Guardia Costiera, ma mi hanno risposto che non decido io dove deve ancorare”.
La notte della tragedia Rosaria Orlando era tornata sul pontile proprio per vedere se il veliero ci fosse ancora “invece di dare catena e motore”. Le responsabilità del naufragio del Bayesian sono al vaglio della Procura di Termini Imerese.
Al momento, oltre al capitano James Cutfield che è tornato nella sua casa di Maiorca, sono indagati per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo altri due componenti dell’equipaggio. Si tratta dell’ufficiale di macchina, Tim Parker Eaton, e del marinaio Matthew Griffiths. La testimonianza che parla di vele non ancora ammainate potrebbe aggravare la posizione del comandante.