Napoli verso la Fase 2, commercianti protestano: "io non riapro"

La crisi e l’incertezza con cui l’Italia si avvia alla fase 2 che partirà ufficialmente da lunedì su tutta la Nazione serpeggia nei diversi settori economici. A Napoli in particolare oggi è scattata la protesta da parte dei commercianti che hanno affisso dei cartelli #io non riapro# su tutte le vetrine dei negozi del centro.

La protesta #io non riapro# a Napoli. L’iniziativa è stata dei commercianti di via Chiaia, centralissima via della città partenopea. “Le partite Iva di Napoli unite – si legge nella nota pubblicata dall’Ansa per quanto riguarda commercio, artigianato, turismo, libere professioni e lavoro autonomo – denunciano l’alto rischio di fallimento delle micro e piccole imprese e la mancanza di aiuti concreti da parte dello Stato”.

I commercianti napoletani chiedono al Governo del premier Conte e alle istituzioni locali una serie di interventi immediati per uscire dalla crisi. Tra questi: assegno di solidarietà a tutti i dipendenti; contributo economico per il pagamento dei canoni di fitto dei locali; finanziamenti a fondo perduto; abolizione di tutti gli f24 (tasse ed imposte); stop alle cartelle esattoriali; sospensione degli accertamenti da parte dell’agenzia delle entrate e dell’inps; svalutazione delle merci in magazzino.

Non si tratta della prima protesta che si registra in questi giorni da parte di diversi settori dell’economia. Lo stesso cartello “io non riapro” era stato esposto da alcuni locali a Roma la scorsa settimana. Molti ristoratori, tra cui anche lo chef Vissani, hanno consegnato idealmente ai rispettivi sindaci le chiavi dei loro locali viste le incertezze sulle riaperture in sicurezza. A San Donato Milanese protesta dei commercianti con alzata delle serrande in orario serale contro i provvedimenti del governo per emergenza coronavirus e per chiedere aiuti economici.