Napoli, condannato da tre anni: non conosce le motivazioni
Al termine di un'inchiesta per truffa, sostituzione di persona e costruzione di falsi profili creditizi
Un direttore di banca è stato condannato a nove anni di reclusione senza sapere il motivo, al termine di un’inchiesta per truffa, sostituzione di persona, costruzione di falsi profili creditizi. Tuttavia sono ormai tre anni e cinque mesi, come riporta Il Mattino, che aspetta il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado che lo ha condannato.
Il caso è stato sollevato dal penalista Luigi Pezzullo che assiste la Unicredit Spa, costituita parte civile nel processo. Il procedimento è a carico di un gruppo di imputati che avrebbero fatto capo all’ex direttore di filiale a sua volta ritenuto responsabile di raggiri.
Con la sentenza pronunciata il 15 aprile del 2016 dalla nona sezione penale del Tribunale di Napoli, come riporta Ansa, il direttore di banca è stato condannato a nove anni di reclusione, al pagamento di novemila euro di multa e al risarcimento dei danni.
Per le parti civili, il risarcimento danni è stato quantificato a un milione e 300mila euro. Da allora, non c’è stata nessuna novità e il direttore non è stato ancora informato dei motivi della condanna.
L’indagine di partenza, secondo la ricostruzione de Il Mattino, era a carico di una presunta associazione organizzata per truffare la Banca di Roma, con la ricettazione di assegni e documenti di identità utilizzati per l’apertura dei conti correnti bancari, con cui strappare mutui e finanziamenti per posizioni posticce, costruite a tavolino.
VIRGILIO NOTIZIE | 19-11-2019 11:33
