Nancy Pelosi vola a Taiwan, la Cina minaccia gli Usa: scenari e legami con la guerra tra Russia e Ucraina
Nancy Pelosi è pronta a volare a Taiwan per discutere anche della guerra tra Ucraina e Russia: viaggio non gradito alla Cina, che minaccia gli Usa
Non c’è solo la guerra in Ucraina a pesare sullo scacchiere geopolitico. I media di Taiwan e Giappone hanno annunciato che Nancy Pelosi, la speaker della Camera degli Usa, visiterà i due Paesi nei prossimi giorni. Sarà in Giappone venerdì 8 aprile, poi si sposterà in Taiwan domenica 10 aprile. Visite sgradite alla Cina, che ha minacciato gli Stati Uniti promettendo “misure risolute”. Quali sono gli scenari e quali sono i legami con la guerra tra Russia e Ucraina.
- Nancy Pelosi a Taiwan: il motivo del viaggio e i legami con la guerra tra Russia e Ucraina
- La data non è casuale: cosa è successo il 10 aprile 1979 tra Usa e Taiwan
- La replica della Cina: "Gli Usa a Taiwan? Ci saranno conseguenze"
Nancy Pelosi a Taiwan: il motivo del viaggio e i legami con la guerra tra Russia e Ucraina
Venerdì 8 aprile Nancy Pelosi, speaker della Camera degli Stati Uniti, guiderà una delegazione in Giappone per incontrare Fumio Kishida, il premier.
Domenica 10 aprile sono previsti dei colloqui con quest’ultimo: oggetto dell’incontro, il coordinamento della risposta di Usa e Giappone all’invasione russa dell’Ucraina.
Inoltre, domenica Nancy Pelosi dovrebbe recarsi a Taipei: sarà la prima speaker a farlo dal 1997, quando si incontrarono Newt Gingrich e l’ex presidente Lee Teng-hui.
Questo viaggio in Taiwan, però, ha scatenato la rabbia della Cina: inizialmente, la Pelosi sarebbe dovuta recarsi in Corea del Sud, ma avrebbe cambiato i piani proprio a causa del conflitto in Ucraina. La guerra avviata dalla Russia, infatti, avrebbe spostato l’attenzione degli Stati Uniti sulla situazione nello Stretto di Taiwan.
Nancy Pelosi, speaker della Camera Usa
La data non è casuale: cosa è successo il 10 aprile 1979 tra Usa e Taiwan
C’è di più: la data del 10 aprile non sembra essere affatto casuale: il 10 aprile 1979, infatti, l’allora presidente Usa Jimmy Carter ha firmato il Taiwan Relations Act, la normativa che regola il sostegno di Washington a favore dell’isola che Pechino considera parte inalienabile del suo territorio, da riunificare anche con la forza, se necessario.
La presenza di Nancy Pelosi a Taiwan nel 43° anniversario della firma è di fatto una dimostrazione del sostegno del Congresso degli Stati Uniti a Taiwan.
La replica della Cina: “Gli Usa a Taiwan? Ci saranno conseguenze”
La Cina ha dichiarato di opporsi “con forza” a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra Stati Uniti e Taiwan: se Nancy Pelosi visiterà Taipei, il Paese ha annunciato che “adotterà misure risolute e energiche per difendere fermamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale e gli Stati Uniti dovranno essere pienamente responsabili di tutte le conseguenze”.
La minaccia è arrivata attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian.
Martedì 5 aprile, il Pentagono aveva già annunciato il via libera alla vendita di attrezzature e addestramento a supporto del sistema di difesa aerea Patriot a Taipei per un valore di 95 milioni di dollari, provocando l’ira di Pechino.
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