Muore di infarto a 19 anni, era stato dimesso due volte dall'ospedale: si indaga per omicidio colposo
Si era presentato al pronto soccorso con parestesie, ma per due volte era stato rimandato a casa. Poi il malore, la corsa in codice rosso e la morte
Era stato dimesso due volte dall’ospedale, poi è morto di infarto. Questo il triste epilogo di una vicenda che vede coinvolto un ragazzo di 19 anni e sulla quale la Procura di Taranto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Muore di infarto a 19 anni, il caso
Il 30 agosto il ragazzo era andato all’ospedale SS Annunziata di Taranto con sintomi da parestesia su mani, bocca e volto.
La diagnosi era stata formulata a seguito della visita del neurologo dopo che una Tac aveva dato esito negativo. Per questo lo specialista gli aveva prescritto una risonanza magnetica “encefalo con angio” alla quale il 19enne si era sottoposto privatamente il 6 settembre. Da quell’esame era stata formulata la diagnosi di “difetto di flusso dell’arteria carotide come da probabile dissezione”.
Taranto, ospedale SS Annunziata: un giovane di 19 anni è morto di infarto dopo essere stato dimesso due volte
Con questa diagnosi, il giovane aveva fatto ritorno al SS Annunziata il 17 settembre e lo stesso neurologo del primo ingresso al Pronto Soccorso, secondo la famiglia, non avrebbe ritenuto necessario il ricovero dimettendo il ragazzo con la prescrizione di una terapia a base di cardioaspirina e con il consiglio di un “controllo angio Rm dei vasi del collo tra un mese”.
Nella notte di giovedì 22 settembre il 19enne ha accusato dolori molto forti mentre si trovava in casa, per questo è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Il ragazzo è stato colpito da due arresti cardiaci, il secondo dei quali lo ha ucciso.
L’indagine della Procura di Taranto
I genitori del 19enne hanno presentato denuncia tramite il loro legale, e il pm Mariano Buccoliero ha iscritto 12 medici nel registro degli indagati per omicidio colposo.
Per giovedì 29 settembre è stata disposta l’autopsia.
Il 19enne non soffriva di alcuna patologia.
Per favorire le indagini sono state acquisite tutte le cartelle cliniche utili a fare chiarezza.
L’attesa per l’autopsia
Come riporta ‘Repubblica’, l’autopsia del 29 settembre è stata assegnata al dottor Antonio De Donno dell’Università di Bari “che si avvarrà anche di uno specialista da indicare successivamente e che procederà all’esame a seguire presso l’ospedale Moscati”.
Ancora: “Alle operazioni peritali parteciperà anche il medico legale dottor Aldo Di Fazio, messo a disposizione come consulente tecnico di parte”.
Sempre i legali della famiglia del ragazzo scrivono, in un nota riportata da ‘Repubblica’: “Nonostante il dolore senza fine, in quella stessa giornata hanno trovato la forza per presentare denuncia presso il commissariato sezionale Borgo della Questura di Taranto chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare i fatti”.
Durante l’estate, un 22enne di un’università egiziana è morto d’infarto dopo un esame.