Muore a 8 anni per diabete, membri di una setta sospettati di omicidio: "Speravano in una resurrezione"
La vittima soffriva di diabete. Gli appartenenti alla setta avrebbero convinto i genitori a non somministrarle farmaci salvavita
Dodici membri di una setta nota come “The Saints” sono stati arrestati perché sospettati di aver provocato la morte di una bambina di 8 anni. Gli affiliati al culto avrebbero convinto i familiari a non somministrare alla piccola i farmaci salvavita, perché convinti che Dio l’avrebbe guarita.
- Membri di una setta sospettati di aver provocato la morte di una bambina di 8 anni: la dinamica
- La bambina vegliata fino al pomeriggio del giorno successivo alla morte: credevano in una resurrezione
- La testimonianza della sorella maggiore: il culto sempre più estremo, ai membri era vietato di assumere medicine
Membri di una setta sospettati di aver provocato la morte di una bambina di 8 anni: la dinamica
La vittima si chiamava Elizabeth Struhs, soffriva di diabete di tipo 1. La morte risale allo scorso 7 gennaio: è avvenuta presso l’abitazione di famiglia, a Rangeville, nello stato australiano del Queensland.
Secondo la polizia, la madre e il padre della bambina, accusati anch’essi di omicidio, non hanno somministrato alla figlia l’insulina nei sei giorni che hanno preceduto la sua morte.
La bambina vegliata fino al pomeriggio del giorno successivo alla morte: credevano in una resurrezione
Secondo quanto trapela a mezzo stampa, i familiari e altri membri della chiesa avrebbero deciso di non avvisare i paramedici alla morte della bambina, nella convinzione che la piccola sarebbe resuscitata. I medici sono stati allarmati solo nel tardo pomeriggio del giorno successivo al decesso.
I genitori di Elizabeth sono stati accusati di una serie di reati tra cui l’omicidio, la tortura e il non aver fornito quanto necessario a salvare la vita della loro figlia.
L’arresto degli altri membri del culto è di ieri martedì 5 luglio. Per gli investigatori sette donne e cinque uomini erano a conoscenza della situazione. Spesso presenti, non avrebbero fatto nulla per salvare la vita alla bambina. Al contrario, si sarebbero radunati attorno alla piccola per cantare e pregare Dio di intervenire mentre moriva.
La testimonianza della sorella maggiore: il culto sempre più estremo, ai membri era vietato di assumere medicine
Elizabeth aveva una sorella maggiore di nome Jayde, che è recentemente comparsa in televisione fornendo nuovi dettagli sull’accaduto: in particolare, la ragazza, 23 anni, ha raccontato che i Saints si sarebbero portati progressivamente su una linea più dura dopo essere stati cacciati dalla Chiesa.
Tale estremo esercizio della fede cristiana portava quindi al rifiuto delle medicine e al divieto, tra le altre cose, di celebrare le festività natalizie.