Multe con l'autovelox, ora è possibile contestarla e farsela togliere: le sentenze che cambiano tutto
L'estate è il periodo in cui gli automobilisti temono l'autovelox: ci sono però dei casi, previsti dalla legge, in cui si può annullare la multa
Oltre al caro benzina, l’incubo degli automobilisti – soprattutto d’estate – è l’autovelox. I rilevatori di velocità, nella bella stagione, sono fonte di preoccupazione per chi deve guidare per centinaia di chilometri, con i limiti che variano da tratto a tratto. Rispettarli è imposto dalla legge, e il fatto di superarli è ovviamente da condannare. Ma in caso di multa, ci sono dei casi in cui è possibile annullarla, contestandola ed evitando il pagamento. Lo stabiliscono ben 5 sentenze.
- Multe per eccesso di velocità
- Quando si può contestare la multa: 5 sentenze che cambiano tutto
- Dove deve essere posizionato l'autovelox
- Il nodo della banchina
Multe per eccesso di velocità
In primis, ecco a quanto ammonta una multa per chi supera il limite di velocità previsto dalla legge, una volta ‘pizzicato’ dall’autovelox:
- da 42 a 173 euro se si sfora entro i 10 chilometri orari (di notte la sanzione oscilla da 46 a 224 euro);
- da 173 a 694 euro se si sfora dagli 11 ai 40 chilometri orari (di notte da 224 a 898 di notte), oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente;
- da 543 a 2.170 euro (da 702 a 2.810 di n0tte) se si sfora dai 41 ai 60 chilometri orari, oltre alla decurtazione di 10 punti dalla patente;
- da 845 a 3.382 euro (da 1.094,67 a 4.382,67) se si sfora dai 61 chilometri orari in su, oltre alla sospensione della patente per un anno.
Quando si può contestare la multa: 5 sentenze che cambiano tutto
A prescindere dall’importo della multa, però, ci sono 5 sentenze degli ultimi anni che impongono, tra le varie cose, la corretta notifica della sanzione e il corretto posizionamento dell’autovelox.
- obbligo di taratura e verifiche annuali: la sentenza 113/2015 della Corte Costituzionale prevede che, affinché le multe siano valide, gli autovelox debbano essere obbligatoriamente sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e taratura;
- foto obbligatoria: il verbale senza foto non è attendibile, lo stabilisce la sentenza 2430/2021 che aggiunge come la targa debba essere leggibile, così come è necessario risalire al modello di auto;
- Scout Speed: una multa con Scout Speed – noto come ‘autovelox invisibile’ – deve essere visibile, come ha stabilito l’ordinanza 29595/2021 della Cassazione;
- requisiti stradali: la multa può essere annullata se la strada urbana a scorrimento dove è stato posizionato l’autovelox non ha i requisiti richiesti dal codice stradale, come ad esempio la presenza della banchina. Lo ha stabilito la sentenza 621/2021;
- omologazione e approvazione: la sentenza 220/2021 ha stabilito che omologazione e approvazione degli autovelox non sono procedure equivalenti (come invece tenderebbe a considerarle il Ministero).
Dove deve essere posizionato l’autovelox
Ma dove deve essere posizionato l’autovelox affinché la multa sia valida?
Il codice stradale stabilisce che possa essere installato in qualsiasi posizione se ci troviamo su strade extraurbane principali o su autostrade, ma deve comunque essere segnalato.
Sulle strade extraurbane secondarie e sulle strade urbane serve invece un apposito decreto da parte del Prefetto che autorizzi l’installazione dell’autovelox o è necessaria la presenza fisica della polizia: altrimenti, chi prende la multa la può impugnare e vincere il ricorso.
Il nodo della banchina
L’autovelox deve essere posizionato in una strada che abbia la banchina laterale al largo della carreggiata, ossia lo spazio oltre la linea bianca continua: serve per la sosta di emergenza, per il transito dei pedoni o altro, a seconda dei casi.
La banchina, però, deve essere larga almeno un metro. Se non c’è, o la distanza è inferiore, la multa può essere ritenuta nulla perché il posizionamento dell’autovelox risulterebbe illegittimo.
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