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Motivi economici dietro la scomparsa della cantante Greta Spreafico a Porto Tolle: si cerca nel fiume Po

Greta Spreafico è stata fatta sparire da Porto Tolle per motivi economici? Le ipotesi della famiglia e le indagini nel Po per cercare l'auto

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Cosa c’è dietro la scomparsa della cantante Greta SpreaficoPorto Tolle (Rovigo)? Gli ultimi giorni hanno visto una svolta nelle indagini sulla donna svanita nel nulla tra il 3 e il 4 giugno 2022, da quando la Procura di Rovigo ha iscritto il nome di un una persona nel registro degli indagati. Sul nome di questa persona gli inquirenti mantengono lo stresso riserbo. A sollecitare la pista economica dietro la scomparsa sarebbero dei documenti rinvenuti all’interno della casa di Porto Tolle che la donna stava tentando di vendere prima di far perdere le sue tracce.

Greta Spreafico, la pista economica

Come riporta ‘Rainews’, la procuratrice di Rovigo Manuela Fasolato ha valutato la riapertura delle indagini sia alla luce dei nuovi elementi presentati dall’avvocata Nunzia Barzan – che assiste la famiglia Spreafico – sia sulla base di alcuni documenti rinvenuti all’interno della casa di Porto Tolle che la cantante stava cercando di vendere.

La famiglia già dal 2021 aveva avanzato l’ipotesi che qualcuno potesse essere interessato ai beni ereditati da Greta dal padre, per un valore totale – scrive ‘Fanpage’ – di circa un milione di euro.

Il 6 giugno 2024 il fratello di Greta Spreafico, Simone, parlando con ‘Fanpage’ ha rivelato che la sorella sarebbe stata “circuita da qualcuno interessato ai suoi beni”. Nello specifico, il testamento olografo del padre stabiliva che beni e immobili sarebbero passati a favore della madre, ma successivamente Greta lo avrebbe modificato indicando il suo  ex compagno di allora come unico erede.

Per questo motivo nel 2021 la famiglia della cantante originaria di Erba (Como) aveva presentato un esposto per circonvenzione di incapace contro l’ex compagno della donna e altre due persone. Il fratello Simone parla di “troppe incongruenze su di lui” e a ‘Fanpage’ riferisce: “Non vorrei che l’ex fidanzato cercasse un testamento da cui era stato escluso dopo la separazione con Greta”.

Le ricerche nel Po

Nel frattempo gli inquirenti stanno scandagliando i fondali del Po all’altezza di Borgo Molo, dove alcuni amici di Greta Spreafico hanno segnalato un insolito avvallamento dalla forma “simil-cubica”, che potrebbe addirittura ospitare un’auto. Gli amici hanno inviato la segnalazione all’avvocata Nunzia Barzan che per questo motivo ha inviato alla Procura la richiesta di riapertura delle indagini.

La procuratrice capo Fasolato ha riferito:

Non si può escludere che possano essere intervenute modifiche nel tempo dei luoghi, sia in superficie che in profondità, rispetto a quando furono fatte le verifiche da parte della polizia giudiziaria perché si è in area prossima al litorale del fiume Po e quindi influenzata dai movimenti delle acque.

In poche parole, sul fondale del Po in località Borgo Molo a Porto Tolle potrebbe essersi inabissata la Kia Picanto nera di Greta Spreafico. Le indagini sono in corso.

greta-spreafico-scomparsa-porto-tolle Fonte foto: iStock
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