Venezia, acqua alta e giornata storica: entra in funzione il Mose
Allerta a Venezia per l'acqua alta, attesa sopra il metro e 30: giornata storica per la città, per la prima volta entrerà in funzione il Mose
Il maltempo che sta investendo il Nord Italia, soprattutto Piemonte e Liguria, ha effetti anche su Venezia. Nella giornata di oggi era attesa l’acqua alta e, per questo motivo, è entrato in funzione per la prima volta il Mose.
Mose in funzione per la prima volta: come è andata
Il sollevamento delle 58 paratoie mobili del Mose è avvenuto in un’ora e 17 minuti. Secondo quanto riferito dal Consorzio venezia Nuova e dal Comune, l’operazione ha preso il via alle ore 8.35 e si è completata alle 9.52.
Secondo quanto dichiarato all”Ansa’ dal Provveditore alle opere pubbliche Cinzia Zincon, il test del Mose “è andato bene”. Zancon ha aggiunto: “Si apprezza una consistente differenza di altezza dell’acqua tra la parte difesa dal Mose e quella che non lo è. Non filtra acqua”.
Il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto ha detto: “Le cose stanno andando bene, le paratoie funzionano e la situazione è sotto controllo. Credo che questa sia una bella novità per Venezia”.
Nel momento di picco di marea a Venezia, Piazza San Marco è rimasta completamente all’asciutto, a eccezione di una piccolissima pozzanghera. Il funzionamento del Mose ha quindi permesso di evitare l’allagamento della piazza. Il presidente dell’Associazione Piazza San Marco Claudio Vernier: “È una giornata storica per Venezia”.
Mose di Venezia: cos’è, come funziona e quanto è costato
Dopo le traversie per i lunghi tempi di costruzione e lo scandalo legato alle tangenti, lo scorso ottobre si è verificato un nuovo stop alla fase di test delle paratoie, che stava per concludersi in una data simbolica, il 4 novembre, in ricordo dell’alluvione del 1966.
La situazione si è però sbloccata e in estate, il 10 luglio, la cerimonia di innalzamento delle paratoie si è tenuta alla presenza del premier, Giuseppe Conte.
Il sistema del Mose si basa su delle paratoie adagiate negli alloggiamenti sotto il livello del mare, che in vista dell’arrivo dell’alta marea vengono svuotate, con l’immissione di aria compressa: così, si sollevano fino all’emersione.
L’alta marea viene bloccata prima che possa riversarsi nella laguna. Quando il livello dell’acqua scende nuovamente, le paratoie si riempiono e rientrano nei propri alloggiamenti.
Il costo complessivo dell’opera, secondo le previsioni contenute nel Bilancio 2018 del Consorzio Venezia Nuova, è stato calcolato in 5.493 milioni di euro, stanziati in 15 anni, dal primo mattone del 2003 al 2018. I residui finanziamenti programmati dal Governo ammontano a 221 milioni, dal 2017 fino al 2024, ossia per altri tre anni dopo la chiusura dei cantieri.