Morto suicida Antonio Catricalà, ex presidente dell'Antitrust
L'ex garante dell'Antitrust e sottosegretario a Palazzo Chigi si sarebbe sparato un colpo di pistola
Antonio Catricalà è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma, nel quartiere Parioli. Secondo le prime informazioni apprese da fonti investigative, riportate da Ansa, l’ex viceministro dello Sviluppo economico del governo Letta ed ex presidente Antitrust si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola. Sul posto sono presenti la Polizia e la Scientifica per effettuare i rilevamenti del caso.
Antonio Catricalà, 69 anni, è stato avvocato cassazionista, magistrato del Consiglio di Stato della Repubblica italiana, oltre che sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con il governo guidato da Mario Monti, dal 2011 al 2013. Nel settembre del 2014 è stato candidato dal centrodestra a giudice della Corte Costituzionale.
Venuta a sapere della notizia la presidente del Senato, Elisabetta Casellati ha chiesto un momento di raccoglimento in Aula: “Ho appreso in questo istante che purtroppo è mancato Antonio Catricalà che ha rivestito ruoli istituzionali molto importanti come avvocato, magistrato del Consiglio di Stato, dirigente e anche politico italiano. Vorrei osservare per lui un minuto di silenzio”.
“A nome mio personale e di tutta l’assemblea va il cordoglio e la vicinanza alla famiglia. Purtroppo non è una bellissima giornata questa”, ha aggiunto Casellati dopo il lungo applauso dell’aula.
Nato a Catanzaro il 7 febbraio del 1952, Catricalà si è laureato con lode in giurisprudenza presso l’Università di Roma “La Sapienza”, e per sei anni è stato presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dal 2005 al 2011.
Il 30 giugno 2015 viene nominato presidente dell’OAM (Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi). Dal 20 aprile 2017 ha assunto l’incarico di presidente di Aeroporti di Roma S.p.A.
Nel 2003 ha ricevuto dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, il titolo di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.