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Morto Mariusz Sodkiewicz, dipendente col mesotelioma che ha accusato la Rai sull'amianto dopo Franco Di Mare

È morto Mariusz Sodkiewicz, il dipendente colpito da mesotelioma che aveva accusato la Rai sull'amianto dopo quanto affermato da Franco Di Mare

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Mariusz Sodkiewicz, il dipendente colpito da mesotelioma che aveva accusato la Rai sull’amianto dopo Franco Di Mare (anche lui affetto dallo stesso tumore), è morto.

Chi è Mariusz Sodkiewicz

Stando a quanto riferito da ‘La Repubblica’, Mariusz Sodkiewicz è deceduto due giorni fa. Poco prima, il 9 maggio, aveva raccontato proprio al quotidiano la sua storia di dipendente Rai colpito da mesotelioma, sulla scia di quanto detto in precedenza da Franco Di Mare.

A ‘La Repubblica’, Mariusz Sodkiewicz aveva raccontato di aver iniziato a lavorare in Rai nel 2002: “Ero un free lance, all’inizio ero un Co. Co. Co., andavo tutti i giorni in sede, in viale Mazzini. Mi continuavano a rinnovare i contratti, anche se cambiavano, ho avuto anche contratti a progetto ma era un lavoro nei fatti continuativo. Io andavo tutti i giorni, come se fossi un dipendente Rai”.

Poi, “un dipendente Rai”, Sodkiewicz lo è diventato veramente. Il suo racconto era proseguito così: “Gli anni passavano e io continuavo a lavorare, sempre lì, facevo il pendolare dall’Umbria tutti i giorni, mi mettevano dove ero utile ma sempre lì”.

Fino alla scoperta del tumore: “Lo scorso luglio avevo una leggera tosse dopo aver mangiato. (…) La tosse continuava e io prima di partire in Australia volevo capire di cosa si trattasse, ma non pensavo a qualcosa di grave. Non avevo sintomi, mai febbre, mai nulla. Mi fanno un esame e la prima cosa che mi chiedono è: ‘Ma lei che lavoro ha fatto? Lei fa il pompiere? L’idraulico? Lei è pieno di amianto’. Erano gli ultimi giorni di novembre. Loro erano sconvolti dalla quantità di amianto che avevo“.

La diagnosi, anche per Mariusz Sodkiewicz (come per Franco Di Mare), è stata “mesotelioma”.

Sede Rai

Il cavallo di Francesco Messina nella sede Rai di viale Mazzini a Roma.

L’accusa di Mariusz Sodkiewicz alla Rai sull’amianto

Ma come è stato possibile? A ‘La Repubblica’, Sodkiewicz aveva puntato il dito contro la Rai: “Lo so che l’amianto non ti da un indirizzo di provenienza ma secondo me lì è scappato qualcosa. C’erano delle stanze al terzo piano, che adesso non esistono più, piene di scotch, tappate, con buchi incollati. Ci ponevamo delle domande. Quello era amianto. Ogni tanto arrivavano delle persone, facevano controlli, avevano delle macchinette, ricordo una specie di bastone e dei contenitori, vedevano quante fibre giravano e poi se ne andavano. Lavoravano la sera e la mattina eravamo in ufficio. Durante le rilevazioni ci tranquillizzavano, dicevano tutto apposto, ma è facile dire così. Andava avanti così già dal 2008, da 15 anni. Uno sottovaluta tante cose. Poi quando mi è arrivato il responso ho collegato tutto”.

Il dipendente Rai ha presentato una denuncia ai carabinieri di Terni lo scorso 11 marzo. Una settimana dopo, la denuncia è stata trasmessa in Procura.

Le parole dell’avvocato di Mariusz Sodkiewicz

‘La Repubblica’ riporta anche le dichiarazioni di Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e avvocato di Mariusz Sodkiewicz: “Sodkiewicz ha fatto parte di una generazione di dipendenti che ha dedicato la propria vita al servizio pubblico. La sua morte, che solleva anche interrogativi sulla sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle istituzioni, è una delle tante e dolorose testimonianze delle conseguenze devastanti dell’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro”.

Rai Fonte foto: ANSA
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