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Morto lo scrittore e vignettista Amleto De Silva: l'umorista di "Cuore" e "Smemoranda" aveva 65 anni

Lo scrittore e vignettista Amleto De Silva è morto all'età di 65 anni. Nato a Napoli e cresciuto a Salerno, aveva esordito su "Cuore" e "Smemoranda"

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È morto all’età di 65 anni lo scrittore e vignettista napoletano Amleto De Silva. Acuto umorista, aveva esordito su “Cuore” e successivamente sulla famosa agenda “Smemoranda”. Fratello dell’autore Diego De Silva, Amleto aveva scritto anche diversi romanzi, tra cui “Bocca mia mangia confetti” e “Una banda di scemi”. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo della cultura partenopea e non solo.

Morto lo scrittore e vignettista Amleto De Silva: chi era

De Silva, scomparso nella notte tra sabato 28 e domenica 29 dicembre a seguito di una malattia aggravatasi nel corso degli ultimi giorni, era nato a Napoli e cresciuto a Salerno, trasferendosi infine a Roma per lavoro.

Dopo l’esordio su “Cuore” e “Smemoranda”, erano arrivati i successi letterari di “Statti attento da me” “La nobile arte di misurarsi la palla”. Aveva anche collaborato con i settimanali Musica di Repubblica del Corriere della Sera.

Amleto De SilvaFonte foto: ANSA
Amleto De Silva

Allegro ritrattista della società contemporanea, tra i suoi romanzi più noti figurano Bocca mia mangia confetti e Una banda di scemi, pubblicati con Rubbettino.

Il ricordo dell’editore Florindo Rubbettino

“Vogliamo innanzitutto esprimere la nostra vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che gli hanno voluto bene”, ha scritto in un messaggio di cordoglio l’editore Florindo Rubbettino.

“Il suo ricordo vivrà attraverso le sue opere – prosegue – che continueranno a parlarci e a farci sorridere, come solo lui sapeva fare. Amleto è stato un osservatore acuto della realtà, un maestro nell’arte dell’ironia“.

“La sua capacità di trasformare il quotidiano in racconti ricchi di riflessione e di umorismo lo ha reso una voce unica nel panorama letterario, capace di toccare l’anima dei lettori con leggerezza e profondità”, conclude il messaggio dell’editore milanese.

La dedica di Luigi Franco

Commosso anche il messaggio d’addio di Luigi Franco, direttore Editoriale della Rubbettino e editor di De Silva, che lo ha ricordato come una persona “di grande cultura e sensibilità, che non amava esibire”.

“Tra le sue pagine, di comicità esilarante, ci sono passaggi di improvvisa tenerezza e drammaticità che arrivavano dritti allo stomaco. Aveva perfetta padronanza del mezzo espressivo, del ritmo, della musicalità della frase. Avevamo tanti progetti ancora da fare. Noi avevamo trovato in lui un amico generoso e un autore brillante. Lui aveva trovato in noi la sua casa, si sentiva accolto, stimato e voluto bene”.

“Oggi perdiamo un autore, un umorista, un’anima libera, ma il suo spirito vivrà per sempre attraverso le sue pagine – ha aggiunto Franco –  Come suo editor, ho avuto il privilegio di entrare nel suo mondo, fatto di acume, ironia e umanità profonda. La sua penna, capace di raccontare con leggerezza anche le sfumature più complesse dell’animo umano, ha lasciato un segno indelebile. Ringrazio Marco Ciriello per averci fatto conoscere”.

amleto-de-silva-morto Fonte foto: ANSA
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