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Morto Jacques Perrin, attore che fu tra i protagonisti di "Nuovo cinema Paradiso": aveva 80 anni, la carriera

L'attore, regista e produttore francese Jacques Perrin è morto all'età di 80 anni, storica la sua interpretazione nel film di Tornatore

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È morto quest’oggi, giovedì 21 aprile 2022, l’attore, regista e produttore francese Jacques Perrin. Ad annunciare il decesso, che suscita omaggi in tutta la Francia a pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 24 aprile, sono stati i familiari citati dall’agenzia France Presse.

Nato a Parigi il 13 luglio 1941, Jacques Perrin ha girato oltre 70 film di successo, tra i quali “Les Demoiselles de Rochefort” nel 1967 e “Peau d’âne” nel 1970.

Addio a Jacques Perrin, l’annuncio della famiglia

Ad annunciare la morte dell’artista francese è stata la famiglia dell’uomo, al secolo noto come Jacques-André Simonet. “La famiglia ha l’immensa tristezza di informarvi della scomparsa del cineasta Jacques Perrin, oggi 21 aprile a Parigi. Si è spento nella pace all’età di 80 anni”, si legge nella comunicazione trasmessa dal figlio, Mathieu Simonet.

Morto Jacque Perrin, l'attore che fu tra i protagonisti di Fonte foto: ANSA

Uomo di cinema impegnato in una fitta filmografia dall’ampio respiro europeo, Jacques Perrin ha co-prodotto una quindicina di film dagli anni Sessanta ad oggi, tra cui ”Z” (1968) di Costa-Gavras, “Il deserto dei Tartari” (1977) di Valerio Zurlini, in cui interpretò anche il ruolo del giovane protagonista, il tenente Giovanni Drogo o ”Les Choristes” (2004) del nipote Christophe Barratier.

Jacques Perrin, la carriera

Con oltre 70 film prodotti alle spalle, Perrin ha scritto una pagina del cinema francese e non solo. Infatti profondi sono stati i suoi legami anche con l’Italia, con diversi ruoli interpretati nel cinema del Bel Paese.

Come il ruolo del giovane Lorenzo Fainardi innamorato pazzo di Claudia Cardinale nella ‘Ragazza con la valigia’ di Valerio Zurlini (1961). Nel 1966, Perrin si aggiudicò due premi come miglior attore al Festival di Venezia per il film italiano “Un uomo a metà” e per il film spagnolo “La busca”.

Nel 1988 interpretò il ruolo di Salvatore da adulto in “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, premiato con l’Oscar al miglior film straniero nel 1990: celebre la sequenza finale, con i baci censurati nel corso degli anni, ma ‘salvati’ dal vecchio proiezionista, sulle note di Morricone.

Memorabile fu anche la sua interpretazione ne “In nome del popolo sovrano” (1990) di Luigi Magni, film storico-risorgimentale dove recitò nelle vesti del frate Ugo Bassi. Il suo ultimo ruolo al cinema è stato in “Goliath’, thriller di Tellier uscito in Francia lo scorso marzo che affronta la questione delle lobby e dei pesticidi.

Perrin, la difesa della natura nei suoi lavori

Particolarmente legato alla lotta in difesa della natura, la sua battaglia di una vita, ha coprodotto numerosi documentari su questo tema, tra cui “Le Peuple singe” (1989), “Microcosmos: il popolo dell’erba” (1996) o “Himalaya: l’infanzia di un capo” (1999). In seguito, ha realizzato lui stesso dei documentari, Océans (1999) e “Il popolo migratore” (2001) che venne visto da 2,9 milioni di spettatori soltanto in Francia e si aggiudicò il Premio César per il miglior documentario nell’anno 2011.

jacques-perrin Fonte foto: ANSA
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