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Morto il cantante Tony Bennett, leggenda della canzone americana di origini italiane: aveva 96 anni

Il cantante, considerato l'ultimo crooner americano, si è spento a 96 anni. Oltre 100 album realizzati e 20 Grammy Awards vinti in 70 anni di carriera

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Tony Bennett, l’ultimo grande crooner americano, cantante con oltre settant’anni di carriera alle spalle, si è spento a 96 anni nella sua casa di New York. Sempre coerente al suo stile musicale, il cantante americano è entrato di diritto nell’élite dei grandi cantanti “classici” americani, come Louis Armstrong, Bing Crosby e Sinatra. In carriera ha pubblicato oltre 100 album, vendendo oltre 50 milioni di dischi in tutto il mondo e vincendo 20 Grammy Awards, un Lifetime Achievement Award e due Primetime Emmy Awards.

Tony Bennett, 70 anni di carriera

Nato a New York il 3 agosto 1926 da una famiglia di origine italiana, Anthony Dominick Benedetto, conosciuto con il nome d’arte Tony Bennett, era considerato l’ultimo grande crooner della musica americana (quei cantanti che in Italia venivano definiti “confidenziali”), dopo la morte di Dean Martin, Frank Sinatra e Perry Como.

Nella sua carriera, Bennett ha pubblicato oltre 100 album (61 dei quali in studio), superando i 50 milioni di dischi venduti in tutto il globo. Nella sua vita musicale, iniziata nel lontano 1952 con la pubblicazione dell’album Because of You, Bennett ha raccolto consensi e premi con una impressionante continuità, restando sempre fedele al suo stile.

Il cantante, considerato l'ultimo crooner americano, si è spento a 96 anni. Oltre 100 album realizzati e 20 Grammy Awards vinti in 70 anni di carrieraFonte foto: ANSA
Tony Bennet e Lady Gaga in concerto all’festival Umbria Jazz Festival di Perugia, nel luglio 2015

L’annuncio della sua morte è stato dato dalla sua portavoce, Sylvia Weiner. La moglie del cantante, Susan Crow, aveva dichiarato nel febbraio 2021 che Bennett soffriva di Alzheimer dal 2016. Nonostante ciò, l’artista americano ha continuato e registrare canzoni e a esibirsi fino al 5 agosto 2021, data della sua ultima esibizione, tenuta insieme a Lady Gaga.

Interprete della canzone americana

Nella cultura americana, Tony Bennett era considerato uno dei più grandi interpreti di quella che viene da molti definita come la musica leggera “classica” degli Stati Uniti. Duke Ellington, Dean Martin, Bing Crosby, Frank Sinatra e Louis Armstrong sono solo alcuni dei nomi ai quali la figura di Bennett può essere affiancata.

Appassionato studente di canto sin da giovanissimo, dopo essersi arruolato nell’esercito americano e aver combattuto in Germania (dove partecipa alla liberazione del campo di concentramento di Landsberg), nel 1950 firma il suo primo ingaggio discografico con la Columbia Records.

Il suo primo album diventa un successo, rimanendo al primo posto nella classifica Billboard Hot 100 per otto settimane, vendendo oltre un milione di copie. E nonostante l’arrivo nei decenni successivi di nuovi generi e nuovi stili, Bennett è riuscito a evolversi pur mantenendo intatta la sua cifra stilistica.

Gli ultimi anni

Dopo una flessione negli anni ’80, segnati anche da un cronico abuso di cocaina che lo porta vicino alla morte, Bennett riesce a risorgere nell’ultimo decennio del millennio, grazie anche a collaborazioni con Red Hot Chili Peppers, Elvis Costello e Plácido Domingo, che lo riportano all’attenzione del grande pubblico.

Il cambio di millennio porta a Bennett nuova linfa, e i suoi compleanni di 80 e 90 anni sono stati festeggiati con la partecipazione di alcuni tra i più grandi artisti del mondo. Il suo ultimo album, registrato insieme a Lady Gaga, è stato Love for Sale, pubblicato nel settembre 2021, raggiungendo il primo posto nella classifica di Billboard per gli album jazz americani.

Tony Bennett Fonte foto: ANSA
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