Morto il cantante folk Otello Profazio a Reggio Calabria: scrisse "Qua si campa d'aria", aveva 88 anni
Morto a Reggio Calabria il cantante folk Otello Profazio, era ricoverato in ospedale per problemi cardiaci: scrisse "Qua si campa d'aria"
Lutto nel mondo della musica. Lunedì 24 luglio il cantante folk Otello Profazio è morto a 88 anni all’ospedale di Reggio Calabria, dove era ricoverato da due giorni per problemi cardiaci. Tra i successi più noti dell’artista, che aveva 25 album all’attivo, “Qua si campa d’aria” e “Governo italiano ti ringrazio“.
- Il ricovero in ospedale per problemi cardiaci
- Chi era Otello Profazio
- La vittoria al Premio Tenco
- Il riconoscimento di Fratelli d'Italia
Il ricovero in ospedale per problemi cardiaci
Otello Profazio era ricoverato al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria da due giorni per problemi cardiaci.
Le sue condizioni, all’arrivo, erano già apparse gravi.
Ospedale di Reggio Calabria, dove è morto a 88 anni il cantante folk Otello Profazio
Chi era Otello Profazio
Otello Profazio era nato a Rende, in provincia di Cosenza, il 26 dicembre 1934. Viveva a Pellaro, frazione di Reggio Calabria.
Molto conosciuto in Italia e all’estero, Profazio ha pubblicato 25 album: uno di questi, ‘Qua si campa d’aria’, aveva ottenuto un notevole successo di vendite.
Tra gli altri successi anche ‘Governo italiano ti ringrazio’.
Come ricordato dall’Adnkronos, è stato l’unico cantante folk italiano ad aver venduto un milione di copie.
In oltre 40 anni di attività ha rielaborato e reinterpretato molte canzoni della tradizione calabrese e meridionale.
La vittoria al Premio Tenco
Nel 2016 aveva vinto il Premio Tenco, assegnato “a uno o più grandi artisti di livello mondiale che si siano particolarmente distinti nel corso della carriera, e che partecipano alla rassegna con un breve concerto”.
Il riconoscimento di Fratelli d’Italia
“‘Qua si campa d’aria’ e ‘Governo italiano ti ringrazio’ sono due perle straordinarie e uniche, purtroppo attuali. Otello Profazio era un fuoriclasse e forse se ne accorgeranno dopo come succede spesso”, ha dichiarato in una nota Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“Da calabrese – ha aggiunto – dico che è stato un antropologo e ancora oggi da noi si campa d’aria. Quel richiamo alla pressione fiscale, detto in vernacolo in ‘Governo italiano ti ringrazio’, è un manifesto politico ancora attuale”.