Morto Hassani Shapi attore in "Il Clandestino": l'annuncio di Edoardo Leo, "Palitha" aveva solo 51 anni
Edoardo Leo e Hassani Shapi avevano recitato insieme nella serie tv "Il Clandestino". L'attore keniano morto nella sua città natale aveva interpretato il personaggio di "Palitha"
È morto Hassani Shapi, 51enne attore keniano famoso per avere interpretato diverse commedie in Italia. L’annuncio del decesso è stato dato dal collega Edoardo Leo con un commosso messaggio affidato a Instagram. I due avevano collaborato nella serie tv “Il Clandestino”. “Ciao Socio”, ha scritto Leo. Il decesso, secondo quanto reso noto da Edoardo Leo, sarebbe avvenuto diversi giorni fa a Mombasa, in Kenya, sua città natale.
- Hassani Shapi era "Palitha" ne "Il Clandestino"
- Il messaggio di Edoardo Leo per la morte di Hassani Shapi
- Cordoglio degli attori per Hassani Shapi
- Chi era Hassani Shapi
Hassani Shapi era “Palitha” ne “Il Clandestino”
Nella fortunata fiction di Rai 1 “Il Clandestino”, l’attore kenyano interpretava il personaggio di “Palitha”, un cingalese dal carattere pirotecnico e dallo spirito intraprendente.
Palitha è proprietario di un’officina, ma la sua vera passione sono i romanzi gialli. Il suo sogno è quello di dare vita all’agenzia investigativa “Il Clandestino” insieme all’ex poliziotto Luca Travaglia, interpretato da Edoardo Leo.
Tia Architto e Hassani Shapi nel photocall della serie tv “Il Clandestino” presso la sede Rai di viale Mazzini (5 aprile 2024)
“Nonostante fossero cinque anni che non recitavo, ho accettato perché la storia era molto interessante”, si era confessato Hassan Shapi nel corso di un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni.
“E Palitha ha mille volti: burbero ma buono, superficiale ma anche profondo. Da tanti anni a Milano si sente un italiano e guarda male gli stranieri… diciamo che nonostante la sua ‘scorrettezza’ ispira simpatia”, aveva spiegato.
Il messaggio di Edoardo Leo per la morte di Hassani Shapi
Non so da dove cominciare. Ma è inutile fare giri di parole. Hassani Shapi è scomparso. La notizia della sua morte, arrivata dal Kenya con molti giorni di ritardo, mi ha sconvolto. E ancora non riesco a realizzarlo. Mi imbarazza terribilmente scrivere questa cosa su un social. Chi mi segue sa quanto pudore e riservatezza io abbia per le mie cose private. In questo caso non riguarda solo me e mi rendo conto che molte persone che hanno apprezzato “Il Clandestino” e quel meraviglioso personaggio che era Palitha, sono all’oscuro di questa notizia. Ho passato mesi e mesi accanto ad un uomo adorabile, gentile, discreto e dal sorriso contagioso. Un attore sorprendente che è stato il vero mattatore della serie. Senza di lui non sarebbe stato possibile. Mi permetto di scriverne solo perchè so quanto sia entrato nel cuore di tanta gente che magari vorrebbe dargli un saluto o dedicargli un pensiero. Avrei evitato ma quando leggo che ci aspettate insieme nella seconda stagione mi sento stupido a stare zitto. Ciao Has. Ciao Socio. Dovunque tu sia, grazie.
Questo il commosso messaggio di addio del collega e amico Edoardo Leo.
Cordoglio degli attori per Hassani Shapi
Nel giro di poco tempo, il commosso addio pubblicato da Leo al collega e amico Shapi è stato accolto da migliaia di reazioni e centinaia di commenti.
Commenti e addii sono arrivati anche da diversi attori italiani. “Oddio, che dispiacere. Ho lavorato con lui in diversi film e condivido totalmente quello che scrivi”, ha commentato Lunetta Savino.
“Mi dispiace terribilmente”, ha scritto Stefano Fresi. “Ma è terribile”, ha commentato Michela Andreozzi. “Terribile”, ha scritto Sabrina Paravicini.
Susy Laude e Marco Bonini hanno commentato con dei cuori. Francesca Inaudita ha scritto: “Un abbraccio, che dispiacere”. Simona Ventura ha aggiunto: “Mi dispiace tantissimo”.
Chi era Hassani Shapi
L’attore keniano aveva preso parte ad una trentina di lavori, fra film per il cinema e serie tv, oltre che a un gran numero di produzioni teatrali.
Aveva preso parte, fra le altre cose, ai cast di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma del 1999, Il mondo non basta dello stesso anno, Il maresciallo Rocca del 2005, Irina Palm del 2007, Femmine contro maschi e Nessuno mi può giudicare del 2011 e l’Isola di Pietro del 2017.