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Morto Gianfranco Scalas generale e portavoce dell'Esercito, era a Nassiriya il giorno dell'attentato

L'Esercito, la politica e l'informazione piangono Gianfranco Scalas, generale in pensione e portavoce della Brigata Sassari. Sopravvisse a Nassiriya

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Addio a Gianfranco Scalas. Il generale e portavoce dell’Esercito Italiano in pensione si è spento durante un ricovero presso il policlinico di Monserrato, in provincia di Cagliari. Aveva 73 anni. Nel 2003 sopravvisse alla tragedia di Nassiriya e per questo tre anni dopo ricevette la Croce d’Argento al merito al Quirinale.

È morto il generale Gianfranco Scalas

A 73 anni si è spento Gianfranco Scalas. Generale e portavoce dell’Esercito Italiano in pensione, Scalas è morto nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 gennaio al policlinico di Monserrato (Cagliari) dove era ricoverato. Lo riporta Ansa.

Per il momento non è dato conoscere le ragioni del ricovero. Scalas è stato portavoce della Brigata Sassari in più occasioni internazionali.

gianfranco scalas generale esercitoFonte foto: ANSA
Addio a Gianfranco Scalas, generale dell’Esercito in pensione e portavoce della Brigata Sassari. Nel 2003 sopravvisse alla tragedia di Nassiriya

Immediato il cordoglio delle istituzioni. Tra queste l’attuale Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, che in una storia Instagram ha espresso la sua “vicinanza alla famiglia e agli amici del generale Gianfranco Scalas”.

Ancora, la Presidente lo ricorda come un uomo “rispettato e conosciuto in tutta la Sardegna” con il quale aveva instaurato “un legame franco e sincero” specialmente nel corso dell’ultima campagna elettorale, un rapporto che preso si è evoluto in “rispetto, affetto e amicizia”.

Dall’Esercito a Fortza Paris

Presente in tantissime missioni all’estero con i contingenti italiani, nei primi anni ’90 partecipò alle operazioni di pace dell’Esercito tra Mogadiscio e Sarajevo, dopo le quali fu chiamato a Roma per un incarico nella sezione stampa. Suoi furono gli sforzi per ottimizzare la comunicazione, per questo rivoluzionò le strutture su tutto il territorio nazionale.

Durante la missione in Kosovo, dal 2000 al 2002 guidò l’emittente Radio West. Fu anche a capo del 151° reggimento della Brigata Sassari. Il 12 novembre 2003 si trovava a Nassiriya quando un gruppo kamikaze attaccò le forze armate italiane dell’Operazione Antica Babilonia con un camion cisterna lanciato contro la base Maestrale. Nell’attentato morirono 28 persone.

Per questo motivo nel 2011 scelse di congedarsi. Nel 2004 fondò il partito Fortza Paris.

Il ricordo della strage di Nassiriya

Come riporta RaiNews, Gianfranco Scalas ricordò la strage del 12 novembre 2003 con queste parole: “Camminavo tra le macerie come un automa o uno zombie, pochi metri e mi fermai annichilito riconoscendo il corpo di colui che era riverso a terra”.

Prima che perdesse i sensi per l’orrore e la paura, un maresciallo della scorta riuscì ad allontanarlo dicendogli che il cadavere che Scalas vedeva non fosse di una persona a lui nota. “Sapevo che non era vero – ricordò Scalas – Camminammo insieme, non ero in me”.

generale-esercito-gianfranco-scalas Fonte foto: ANSA
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