Morto Franco Tomba il padre di Alberto Tomba: gli aneddoti sul papà che fece del figlio un campione
Il ricordo di Franco Tomba, padre di Alberto Tomba, morto a 84 anni: gli aneddoti della vita a sostegno del figlio e la condanna per evasione fiscale
Franco Tomba, padre di Alberto Tomba, è morto all’età di 84 anni. Pur essendo una figura riservata, Franco è stato parte integrante del mondo degli sport invernali grazie alla sua passione e al suo sostegno al figlio, celebre campione dello sci alpino. La sua scomparsa lascia la moglie Maria Grazia e i tre figli Alberto, Alessia e Marco. A ricordare Franco Tomba anche la Federazione italiana Sport Invernali, che ha sottolineato la sua importanza nel fare di Alberto Tomba il campione che tutti hanno conosciuto e amato.
- Franco Tomba morto a 84 anni: trasformò il figlio Alberto in un campione
- L'ascesa di Alberto Tomba sotto la protezione del papà Franco
- L'indagine per evasione fiscale: Alberto assolto, Franco Tomba condannato
Franco Tomba morto a 84 anni: trasformò il figlio Alberto in un campione
Sono numerosi gli aneddoti che riguardano Franco Tomba, papà e vero mentore della leggenda dello sci italiano Alberto Tomba.
A ricordare la sua figura è stato Flavio Roda, Presidente della Fisi, la Federazione italiana Sport Invernali, diventato negli anni un amico della famiglia Tomba.
Franco Tomba, il padre di Alberto Tomba, è morto a 84 anni
“Sono momenti in cui è inevitabile rivivere i ricordi di un rapporto intenso e lungo una vita. Franco è colui che ha fatto sì che Alberto diventasse il campione che tutti conoscono, ma lo ha fatto in modo elegante e con grande serietà” ha raccontato.
“Mi diceva: ‘Flavio, falli sciare in tutte le condizioni. Tu sai tracciare? Bene, ascolta le loro sensazioni’ ‘” ha ricordato Roda, dei tempi in cui Alberto era il più giovane del gruppo composto anche dalla cugina Simona e il fratello Marco.”Ora sono vicino alla famiglia, in questo momento così delicato”.
L’ascesa di Alberto Tomba sotto la protezione del papà Franco
Se da un lato Franco Tomba ha fatto di tutto per spronare il figlio a diventare un campione, nessun trionfo sarebbe mai venuto prima della sicurezza per il figlio.
“Se Alberto si mette al cancelletto della partenza di un superG, io mi sdraio sulla neve e gli impedisco di scendere, a meno che mio figlio non mi passi sopra. A noi, della Coppa non ci frega niente, se per conquistarla si devono rischiare le ossa” diceva Franco Tomba nel 1995, parole che come ricorda Repubblica arrivavano qualche tempo dopo un incidente sofferto da Alberto in Val d’Isér.
L’indagine per evasione fiscale: Alberto assolto, Franco Tomba condannato
Tra gli anni Novanta e Duemila la famiglia Tomba fu investita dai processi per evasione fiscale. Nel 2002 lo sciatore fu assolto, ma allo stesso tempo arrivò la condanna per suo padre.
Ai tempi Franco Tomba tuonò contro la Fisi e l’Arma dei Carabinieri. “Se non mi garantiranno un’adeguata protezione ad Alberto, non gli farò più inforcare gli sci o lo manderò a fare il professionista negli Stati Uniti. Tanto due medaglie d’ oro le ha già vinte: non farebbe più la Coppa del mondo, ma almeno guadagnerebbe davvero. Non come ora: tutti si arricchiscono sulle sue spalle e lui ci rimette”.
“Federazione e Arma sono state deficitarie, si sono rivelate immature per gestire il fenomeno Tomba, un fenomeno da trentamila spettatori a Madonna di Campiglio” dichiarò Franco Tomba, in un momento nel quale il figlio aveva spinto la popolarità dello sci italiano sui livelli del calcio.