Morto a Collesano aspettando l'ambulanza tra le braccia della figlia: è arrivata 45 minuti dopo la chiamata
La vittima è un anziano di 74 anni, la denuncia della figlia: “L’ambulanza arrivata 45 minuti dopo. È morto tra le mie braccia, è una vergogna tutta siciliana”
I carabinieri hanno aperto un’indagine sulla morte di un uomo di 74 anni avvenuta a Collesano, in provincia di Palermo. L’anziano, colto da un infarto, è deceduto tra le braccia della figlia mentre stava aspettando l’arrivo dell’ambulanza. Secondo quanto denunciato dai parenti dell’anziano, il mezzo di soccorso è arrivato 45 minuti dopo la chiamata al 112. La vicenda, riportata dall’Ansa, è stata ricostruita sull’edizione palermitana del quotidiano Repubblica.
- Tre chiamate alla centrale operativa del 118
- Il racconto della figlia dell’anziano
- Il defibrillatore c’era, ma non si poteva usare
Tre chiamate alla centrale operativa del 118
Secondo quanto appurato da Repubblica, dalla centrale operativa del 118 sarebbero state effettuate tre chiamate prima di trovare un’ambulanza con medico rianimatore a bordo nelle vicinanze.
Un ritardo che, secondo la denuncia della figlia, è stato fatale per il padre Antonio Grisanti.
Il racconto della figlia dell’anziano
Queste le parole di Santina Grisanti, figlia del 74enne: “Ho visto mio padre morire tra le mie braccia. L’ambulanza è arrivata quasi un’ora dopo la chiamata al 112. Nemmeno in Africa si muore così”.
Il 74enne è stato colto da un malore improvviso poco prima delle 12, mentre si trovava nel panificio di sua proprietà. “Mio zio, che lavorava con lui, ha subito chiamato il 112. Ma ci hanno detto che l’ambulanza di Collesano era già impegnata in un altro servizio e in ogni caso non aveva il medico a bordo”, ha proseguito Santina Grisanti.
Solo alle 12,10, secondo quanto riportato da Repubblica, la centrale del 118 ha trovato, a Cefalù, un’ambulanza con rianimatore a bordo libera. Mezzo arrivato a Collesano alle 12,45.
L’episodio è accaduto a Collesano, in provincia di Palermo
Il defibrillatore c’era, ma non si poteva usare
“È assurdo che mio padre sia morto senza avere la possibilità di essere rianimato, abbiamo chiamato il 112 cinque volte e abbiamo anche chiesto, in assenza dell’ambulanza rianimatoria, l’attivazione dell’elisoccorso. Ci hanno risposto che solo il medico dell’ambulanza può richiedere il volo”, ha raccontato Santina Grisanti.
Quest’ultima, nell’attesa dell’ambulanza, ha provato a cercare un medico nel paese che potesse usare il defibrillatore, presente nella farmacia.
“È una vergogna tutta siciliana è successo a mio padre, poteva accadere a chiunque, anche a un bambino”, ha concluso la donna.