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Morto a 51 anni lo scrittore Marco Tiberi, il commovente messaggio di Civati: “Non amavi il lieto fine”

È morto a 51 anni lo scrittore e sceneggiatore Marco Tiberi. Il messaggio commosso di Giuseppe Civati: “Non amavi il lieto fine”

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È morto all’età di 51 anni lo scrittore e sceneggiatore Marco Tiberi. Ne ha dato la notizia la famiglia, mentre sui social è stato l’amico Giuseppe Civati a ricordarlo. Tiberi fu un allievo di Furio Scarpelli ed è ricordato per aver inserito la commedia all’italiana nella fiction televisiva. Documentarista, non ha mancato di scrivere con personaggi dell’oggi come Emanuela Fanelli sulla comicità e un romanzo distopico sulla Terra del futuro con Giuseppe Civati.

Marco Tiberi è morto

Lo scrittore e sceneggiatore Marco Tiberi si è spento all’età di 51 anni (giornata dura per la cultura dopo la morte di Maurizio Pollini). Tra i primi a ricordarlo proprio l’amico Giuseppe Civati. A dare la notizia della morte è stata invece la famiglia.

Le persone che lo hanno conosciuto e apprezzato in vita sono state invitate ai funerali. Questi si svolgeranno lunedì 25 marzo alle ore 14:30, nel Cimitero acattolico della Piramide, in via Caio Cestio 6 a Roma. Nella mattinata invece si terrà un ricordo dello scrittore, alle ore 11:00, presso la Casa del cinema a Villa Borghese.

Il saluto di Civati

Tra i primi a commentare la morte di Marco Tiberi è arrivato Giuseppe Civati. Con un post in comune con Possibile, Civati ha salutato l’amico con parole commoventi. “Caro Marco, ci vorrebbe un colpo da maestro, alla Tiberi, l’abbiamo sempre chiamato così: un’idea per scrivere una storia completamente diversa. Perché, Marco, non amavi il lieto fine ma così no, non si può nemmeno pensare”, scrive.

“Di fronte a una cosa inimmaginabile come quella che ti è accaduta, avremmo chiamato te – prosegue nel saluto – Continueremo a immaginare di fare quella telefonata, quando servirà, ci chiederemo cosa faresti tu”.

Chi era Marco Tiberi

Scrittore e sceneggiatore, Marco Tiberi è stato un allievo di Furio Scarpelli. Si è mosso tra le arti scritte e visive disinvolto. Ha scritto diversi romanzi, come L’ultima morte di Peppe Bortone, che racconta la storia senza finale di chi va avanti ogni giorno.

Al cinema ha portato Il figlio di Brancaleone, scritto con Giacomo Scarpelli, che voleva chiudere la storia iniziata da Mario Monicelli. Nel 2022 ha pubblicato un non-saggio sulla deriva della sinistra italiana chiamato Controstoria del Partito democratico, pubblicato da Peolple.

marco-tiberi-e-giuseppe-civati Fonte foto: ANSA/Instagram
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