Morte Margaret Spada, cosa emerge dall'autopsia: dall'arresto cardiocircolatorio alla sofferenza acuta
Margaret Spada è morta per arresto cardiocircolatorio in un quadro di "sofferenza acuta": è questo il responso dell'autopsia sul corpo della giovane
Margaret Spada, la giovane deceduta in seguito a un intervento di rinoplastica parziale, è morta per arresto cardiocircolatorio in un quadro di “sofferenza acuta”. È quanto emerso dall’autopsia venerdì 15 novembre presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Tor Vergata a Roma.
- Margaret Spada, l'esito dell'autopsia
- La morte in un centro medico dell’Eur a Roma
- Due medici accusati di omicidio colposo
Margaret Spada, l’esito dell’autopsia
Come riporta Ansa, l’autopsia eseguita presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Tor Vergata ha confermato che Margaret Spada, 22 anni, è morta per arresto cardiocircolatorio in un quadro di “sofferenza acuta”.
Gli esami tossicologici e istologici saranno fondamentali per chiarire cosa sia stato somministrato alla giovane prima e dopo il malore durante un intervento di rinoplastica parziale.
Margaret Spada è morta a seguito di un intervento di rinoplastica parziale
L’indagine mira anche a stabilire se i protocolli medici siano stati rispettati e se le attrezzature necessarie fossero presenti nella struttura.
Di certo c’è che il centro medico era risultato idoneo per interventi di medicina estetica ma il medico invece non era in possesso dei titoli necessari per l’operazione eseguita su Spada.
La morte in un centro medico dell’Eur a Roma
La tragedia si è consumata il 4 novembre in un centro medico dell’Eur, privo di autorizzazione sanitaria. Margaret si era recata lì per un intervento di 20 minuti, pubblicizzato sui social.
Subito dopo l’iniezione di anestesia locale, la ragazza ha avuto un malore fatale. I medici presenti hanno tentato di rianimarla prima di allertare il 118, ma dopo tre giorni di agonia all’ospedale Sant’Eugenio, Margaret è morta.
Due medici accusati di omicidio colposo
Le conseguenze legali sono gravissime: il centro medico di Roma è stato sequestrato e i due medici, padre e figlio, sono accusati di omicidio colposo.
Gli inquirenti stanno verificando anche eventuali reati amministrativi, legati alla mancanza di documentazione e attrezzature di emergenza.
Uno dei titolari dello studio sequestrato non possedeva la specializzazione necessaria per la chirurgia estetica non ricostruttiva.
Sebbene la struttura fosse autorizzata per interventi di medicina estetica, il medico non aveva i requisiti richiesti. Ora l’inchiesta punta a far luce su tutte le possibili violazioni e responsabilità.