Morta Laura Salafia, la donna rimasta tetraplegica per un proiettile vagante: nel 2021 il titolo di Cavaliere
È deceduta Laura Salafia, la giovane donna che nel 2010 venne colpita da un proiettile vagante. Negli anni tanto lavoro nel social e con i bambini
Nelle scorse ore si è spenta Laura Salafia, la giovane donna che era stata colpita nel 2010 da un proiettile vagante. All’epoca dei fatti era solo una giovane studentessa di Lettere che aveva finito di festeggiare il buon esito del suo esame di Lingua e Letteratura spagnola. Nel tragitto di ritorno verso casa incappò in una sparatoria nei pressi di piazza Dante, a Catania, e venne colpita da un proiettile vagante.
Deceduta Laura Salafia
Laura Salafia, l’ex studentessa dell’università di Lettera e Filosofia colpita da un proiettile vagante, è deceduta a Catania. Dopo dieci anni dall’incidente, per il quale è rimasta tetraplegica, la donna è morte all’età di 47 anni.
Salafia, originaria di Sortino, nel Siracusano, aveva conseguito la maturità al liceo scientifico nella sua città. Sempre al Quintiliano di Siracusa aveva conseguito il diploma all’Istituto magistrale e questo le permise di iniziare a lavorare come insegnante, un lavoro che svolse per tre anni a Padova, dal 2003 al 2006.
Indagini sul proiettile vagante che ha colpito Laura Salafia nel 2010
Il proiettile vagante
L’esperienza in Veneto e i soldi messi da parte, le permisero di iniziare a studiare all’università. Tornata a Catania, il giorno della sparatoria era appena uscita dall’aula dell’esame conseguito con successo. Laura aveva festeggiato con i compagni di corso e stava per tornare a casa.
Si trovava in piazza Dante quando è stata colpita da un proiettile vagante, partito durante una sparatoria. La giovane si trovava in condizioni disperate: passò 16 mesi di terapia, prima di poter tornare a casa.
I riconoscimenti
Dai fatti del 2010 la donna ha continuato a vivere a Catania fino al decesso in una casa attrezzata. Il 10 settembre 2016 la donna ha incontrato Papa Francesco in piazza San Pietro che le disse di “non mollare” e di essere forte. La forza di Laura si è manifestata nel suo lavoro nel sociale, con i bambini e nelle scuole.
Un lavoro che nel 2021 la porta a ottenere il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica, insignita dal presidente Sergio Mattarella. Il 9 giugno del 2023 ha infine ricevuto la laurea magistrale honoris causa in Filologia moderna dall’Università di Catania, lo stesso corso di laurea che tredici anni fa fu costretta a interrompere a causa dell’incidente.