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Morta la trans più anziana d'Italia Lucy Salani, l'unica sopravvissuta ai lager nazisti: aveva 99 anni

È morta Lucy Salani: aveva quasi 99 anni ed era l'unica trans italiana sopravvissuta a un campo di sterminio nazista. "Impossibile dimenticare", disse

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È morta Lucy Salani. L’attivista Lgbt aveva quasi 99 anni. Era nota per essere la transessuale più anziana d’Italia, ma soprattutto per essere l’unica italiana trans ad essere sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti.

Lucy Salani morta a quasi 99 anni

La notizia della morte è stata resa nota da Luca Paladini, fondatore dei Sentinelli milanesi e consigliere regionale lombardo.

Lucy Salani era nata il 12 agosto 1924 a Fossano, in provincia di Cuneo, con il nome di battesimo di ‘Luciano’ ed era cresciuta a Bologna. Fin da piccola aveva preso consapevolezza del proprio orientamento queer.

La sua era una famiglia di ferventi antifascisti e anche lei crebbe ispirandosi ai valori di giustizia sociale, libertà e democrazia.

Da giovane uomo omosessuale venne arruolata contro il suo volere nelle forze armate, ma disertò più volte sia dall’esercito del Duce che da quello nazista.

Nel 1944 venne dunque deportata a Dachau, il primo campo di concentramento nazista aperto in Germania. Lucy Salani rimase a Dachau dal novembre del 1944 al maggio del 1945.

Lucy SalaniFonte foto: ANSA

Lucy Salani in un ritratto recente.

Durante l’internamento a Dachau la sua mansione consisteva nel portare i cadaveri alla cremazione. “Tutte le mattine dopo l’appello ero obbligata a trasportare i corpi dalle baracche”, ricordò.

“In quel campo di concentramento è iniziato il vero Inferno. Quello di Dante non era nulla a confronto”, raccontò.

“Dopo essere uscita viva da Dachau mi sono scatenata, ho vissuto intensamente. Ho iniziato a lavorare per una compagnia facendo spettacoli di cabaret, viaggiavo il più possibile. Ma l’ombra di quel luogo non mi ha mai abbandonata”, disse.

La transizione negli Anni ’80

Lucy Salani visse in diverse citta: Roma, Torino, Bologna, Parigi. Negli Anni ’80 si sottopose a Londra all’operazione per ultimare il processo di transizione, ma non cambiò mai il suo nome all’anagrafe.

Il ritorno di Lucy Salani a Dachau

Sono già tornata tre volte a Dachau dopo la liberazione e tutte le volte provo una sensazione che non riesco a descrivere. Ho un blocco e mi continuano a scendere le lacrime. È impossibile dimenticare e perdonare“, ammise.

“Ancora alcune notti mi sogno le cose più orrende che ho visto e mi sembra di essere ancora lì dentro e per questo voglio che la gente sappia cosa succedeva nei campi di concentramento perché non accada più”.

Lucy Salani, documentari e onorificenze

Nel 2014, il regista Gianni Amelio ha intervistato Lucy Salani per il documentario ‘Felice chi è diverso’.

Nel 2019 per lei il Gay Center ha chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la nomina a senatrice a vita.

A luglio 2022 il Comune di Bologna le ha conferito l’onorificenza della Turrita di bronzo.

A settembre 2022, Lucy Salani ha inaugurato a Milano la prima festa dei Sentinelli. “Era terribile durante il fascismo essere transessuale”, aveva raccontato Lucy in quell’occasione.

“Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho subito anche questo, ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile”.

I registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini le hanno dedicato il documentario dal titolo ‘C’è un soffio di vita soltanto’, presentato al Festival di Torino nel 2022.

 

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Lucy Salani Fonte foto: ANSA
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