Morgan sbotta su Angelica Schiatti e il caso stalking, il lungo post su Instagram: "Il perseguitato sono io"
Morgan ha deciso di rompere il silenzio sulla vicenda di denuncia di stalking nei confronti dell'ex Angelica Schiatti. Il messaggio su Instagram
Dopo che la notizia ha raggiunto quota “virale”, Morgan ha deciso di rompere il silenzio sulle accuse di stalking. Il cantante si trova isolato, con pesanti accuse che lo vedono insultare e minacciare l’ex Angelica Schiatti e l’attuale compagno di lei, il noto artista Calcutta. Morgan ha deciso di rispondere, ma allo stesso tempo di bloccare i commenti. Nel post scrive: “A voi la scelta”.
- Morgan dopo le accuse di stalking
- Il commento su angeli e mostri
- L'ira contro la gogna mediatica
- Cosa ha detto Angelica Schiatti
Morgan dopo le accuse di stalking
Il messaggio social del cantante Morgan, accusato di minacce e stalking, appare particolare. Dopo le polemiche nei suoi confronti, il post Instagram risulta impossibile da commentare.
Si può solo leggere quanto segue, in due slide. Nella prima: “Bestie violenti e misantropi untori e boia siano dalla parte di starfuckers e mafiosi”. Aggiunge, in una sorte di loro contro noi, che “gli esseri umani, persone civili, non violenti, persone dotate di anima, stiano con me”.
Morgan commento su Instagram le rivelazione di Angelica Schiatti sullo stalking
Chiude la prima slide aggiungendo che “nessuna guerra ai mostri” andrebbe fatta, se ne raccomanda. E aggiunge: “I mostri hanno un dispositivo di autopunizione, quindi non dovremo fare nulla”.
Il commento su angeli e mostri
Nella seconda e ultima slide il messaggio confuso, con errori di grammatica e punteggiatura prosegue. In questa parte scrive: “Oggi piacciono i mostri se il mostro fossi io vi piacerei”.
Sempre in un confronto tra un “noi” buono e un “loro cattivo”, scrive: “Gli angeli stiano con me la poesia la musica la gentilezza la parola la comprensione la pazienza l’impegno la lealtà la meraviglia”.
Chiude con l’altra parte: “I mostri stiano con loro, la bramosia la distruzione l’odio la vendetta la mutilazione la menzogna il tradimento il ricatto”. E un imperativo: “A voi la scelta”, che appare mezzo cancellato.
L’ira contro la gogna mediatica
Ore dopo aver condiviso quelle due slide, Morgan ha aggiunto il suo intervento nella descrizione.
“Questa è una società che ha perso il senno“, ha esordito l’artista, puntando il dito contro “la gogna mediatica contro uno, sempre il solito, ma perché non mi lasciate stare?“.
Dopodiché ha aggiunto: “Ma lo capite che il perseguitato sono io o vi è così difficile fare due più due e che siamo di fronte a una persona che vuole il successo sfruttando la notorietà altrui?”.
Morgan poi fa un cenno al garantismo: “E poi perché non lasciate che siano i giudici a giudicare? Perché sostituirvi ai tribunali e addirittura condannare prima che ci sia un processo? Questo è oltre che anticostituzionale, infimo civilmente e culturalmente. Qualcuno se ne rende conto o siamo completamente alla deriva, senza un barlume di dignità e di maturità civile? Non si condannano le persone, lo fanno i tribunali, non i giornalisti non gli opinionisti. Perché è anticostituzionale. E non si dà manforte agli untori, non siamo nel Medioevo, non è pensabile che si riproponga il tribunale dell’inquisizione. Datevi una calmata tutti quanti e ripristinate un comportamento degno di una società evoluta che ha superato queste brutture”.
Poi l’affondo: “Parlano di violenza dei soggetti che praticano la violenza? E vi sembra che possa pretendere di parlare di quali diritti chi non rispetta nessuna regola comportamentale? Non siamo nel farwest, ci sono dei diritti che voi state totalmente cancellando, dei diritti inviolabili che voi distruggete per affermare quali diritti? Possono esserci dei diritti in uno Stato che non è di diritto? Non direi”.
Quindi, il riferimento velato al passo indietro di Warner e Rai: “Non si licenzia una persona innocente fino a prova contraria. Sembrate tutti invasati, giudicate, insultate, licenziate, diffamate, sembrate tutti senza la minima intelligenza, peggio di quanto si potesse mai immaginare, ma che diavolo volete dalla mia vita? Mi perseguitate e mi chiamate stalker? Ma che vuole sta gente da me? Brillino di luce propria se ne hanno, e lascino in pace chi hanno torturato e ingannato. E voi tutti non giudicate senza sapere assolutamente nulla, fatelo fare ai giudici”.
Cosa ha detto Angelica Schiatti
Angelica Schiatti, nella giornata del 10 luglio, aveva già pubblicato un post Instagram nel quale ringraziava per il supporto, la solidarietà e l’affetto arrivato da colleghe e non solo.
Nel testo spiegava perché è stata in silenzio per quattro anni (e perché continuerà a restarci) affinché la giustizia possa fare il suo corso “in tempi umani”.
Aggiunge che si sente abbandonata dalle istituzioni, che è una condizione alla quale le donne che trovano “Il coraggio di denunciare” sono spesso sottoposte.