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Mps tenta la scalata a Mediobanca, operazione da 13 miliardi di euro: qual è la posizione del Governo Meloni

Mps lancia un’offerta pubblica per la scalata a Mediobanca, a quanti miliardi di euro ammonta la maxi operazione

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Terremoto nella scena bancaria italiana. Monte dei Paschi di Siena (Mps) tenta la scalata a Mediobanca, lanciando un’offerta pubblica di scambio da 13,3 miliardi di euro. Dall’unione nascerebbe “un nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano”, spiega Mps in una nota. Nell’operazione sarà cruciale il ruolo della famiglia Del Vecchio e il gruppo Caltagirone, che detengono quote importanti in entrambi i gruppi, e il Governo, che con il Tesoro è il principale azionista di Mps.

Monte dei Paschi di Siena tenta scalata a Mediobanca

Con una mossa a sorpresa Monte Paschi di Siena ha presentato un’offerta pubblica di scambio totalitaria per Mediobanca.

L’Istituto di credito più antico del mondo valuta la banca d’affari 13,3 miliardi di euro e offre un premio del 5,03% sul prezzo di chiusura di Borsa di ieri, giovedì 23 gennaio.

MediobancaFonte foto: ANSA
 La sede di Mediobanca a Milano

Agli azionisti della finanziaria Mps offre 2,3 azioni di nuova emissione di Mps per ogni azione di Mediobanca, si legge in una nota del gruppo senese.

Una mossa che arriva nel pieno dell’intreccio di altre operazioni nella finanza italiana, a partire dall’offerta di Unicredit per Banco Bpm.

Il nuovo gruppo

L’operazione, spiega Mps una nota, ha l’obiettivo di creare un “nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano”, “con una forte complementarità di prodotti e servizi e caratterizzato da un business mix altamente diversificato e resiliente, con rilevanti sinergie industriali”.

L’operazione porterebbe a una integrazione tra una banca commerciale tradizionale, forte nel credito a famiglie e imprese, e una banca d’investimento, specializzata nella consulenza e nella gestione dei patrimoni.

E avrà un forte impatto anche sul controllo di Generali, dato che Mediobanca detiene il 13% del gruppo assicurativo.

L’azionariato di Mps e Mediobanca

Nell’operazione avrà un ruolo chiave l’asse composto da Delfim della famiglia Del Vecchio e dal gruppo Caltagirone.

In occasione della vendita del 15% di Mps da parte del Tesoro Delfin è salito al 9,9% del capitale della banca senese. Mentre Caltagirone è al 5%.

La holding della famiglia Del Vecchio  e il gruppo dell’imprenditore romano sono poi i principali azionisti di Mediobanca, rispettivamente con il 19,8% e il 7,8% del capitale. Insieme dunque detengono il 27,5% della banca d’affari.

Il ruolo del Governo

Nella partita sulla scalata di Mps a Mediobanca avrà un ruolo cruciale anche il Governo Meloni, non solo per la possibile carta del golden power.

Nonostante abbia ceduto parte delle quote, il Governo attraverso il ministero del Tesoro è ancora il principale azionista di Monte dei Paschi di Siena, con l’11% del capitale.

monte-paschi-siena-mediobanca-mps Fonte foto: ANSA
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