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Monitoraggio e incidenza Covid dopo l'arrivo della variante Arturo: quanto sono diffuse Kraken e Cerberus

Tutti i dati del nuovo bollettino sul Covid in Italia e del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia: i nuovi casi, i decessi e i ricoveri

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Nella giornata di venerdì 14 aprile, nello stesso giorno in cui è stato annunciato che la variante Arturo è arrivata in Italia, sono stati resi noti i dati del bollettino settimanale sul Covid nel nostro Paese e del monitoraggio della Cabina di regia.

Quanti casi Covid e decessi ci sono oggi in Italia

Nella settimana da venerdì 7 aprile a giovedì 13 aprile 2023 sono stati 21.779 i nuovi casi di Covid-19. Il tasso di positività nei 7 giorni presi in esame è pari al 6,9%, in aumento rispetto al precedente bollettino (era al 5,2%).

Il numero di decessi per Covid nella settimana tra il 7 e il 13 aprile 2023 è pari a 129. Nella precedente rilevazione erano stati 173. Le persone guarite in più rispetto alla settimana precedente sono state 20.304.

Monitoraggio e incidenza Covid dopo l'arrivo della variante Arturo: quanto sono diffuse Kraken e CerberusFonte foto: ANSA

Orazio Schillaci, ministro della Salute.

Di seguito, è riportata la situazione Covid, regione per regione:

Abruzzo: 702 nuovi casi – 1 decesso – 9,5% tasso di positività
Basilicata: 102 – 1 – 6,8%
Calabria: 550 – 8 – 6,2%
Campania: 2.092 – 20 – 7%
Emilia-Romagna: 1.442 – 16 – 9,1%
Friuli Venezia Giulia: 581 – 7 – 6,9%
Lazio: 2.506 – 6 – 7,1%
Liguria: 514 – 2 – 7,4%
Lombardia: 3.968 – 14 – 8,4%
Marche: 321 – 4 – 24,3%
Molise: 85 – 1 – 6,4%
P.A. Bolzano: 197 – 2 – 6,9%
P.A. Trento: 189 – 0 – 11,3%
Piemonte: 1.639 – 2 – 6,3%
Puglia: 1.098 – 15 – 6,2%
Sardegna: 443 – 0 – 13,3%
Sicilia: 733 – 5 – 2,4%
Toscana: 1.211 – 10 – 8,3%
Umbria: 484 – 1 – 10,3%
Valle d’Aosta: 34 – 2 – 6,4%
Veneto: 2.888 – 12 – 5,6%.

Covid in Italia: incidenza dei casi e indice Rt

L’incidenza settimanale a livello nazionale è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al precedente monitoraggio: 37 ogni 100.000 abitanti (07/04/2023 – 13/04/2023) contro i 34 ogni 100.000 abitanti del periodo 31 marzo-6 aprile.

Nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 4 aprile 2023, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,90-1,03), in lieve calo rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in lieve diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt pari a 0,91 (0,86-0,97) al 04/04/2023 contro Rt pari a 0,97 (0,92-1,02) al 28/03/2023.

La situazione Covid negli ospedali italiani

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è rimasto sostanzialmente stabile allo 0,8% (dato riferito alla rilevazione giornaliera effettuata dal Ministero della Salute il 13 aprile) contro lo 0,9% (dato al 06 aprile).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è salito leggermente al 4,2% (rilevazione giornaliera del 13 aprile), contro il 3,8% del 6 aprile.

Le regioni più a rischio Covid in Italia

In base a quanto emerso dal monitoraggio, una Regione italiana risulta non valutabile e di conseguenza, ai sensi del DM del 30 aprile 2020, è stata equiparata al livello di rischio “alto”. Altre quattro Regioni/Province Autonome sono a rischio “alto” a causa di molteplici allerte di resilienza.

Undici Regioni d’Italia sono classificate a rischio “moderato”, di cui quattro a causa di molteplici allerte di resilienza, e cinque sono a rischio “basso”. Diciannove Regioni/Province Autonome riportano almeno un’allerta di resilienza. Otto Regioni/Province Autonome riportano molteplici allerte di resilienza.

La diffusione delle varianti Cerberus e Kraken in Italia

L’Istituto Superiore di Sanità, nella giornata del 14 aprile, ha reso noto in una nota che in Italia, al 4 aprile scorso, il lignaggio XBB.1.5 (“Kraken“) aveva una prevalenza stimata al 45,3%, con il BQ.1 (“Cerberus“) al 9,7%. Nelle stesse ore è stato annunciato che in Lombardia è stata isolata per la prima volta in Italia la variante “Arturo”.

Di seguito, ecco le prevalenze stimate comunicate dall’Iss:

  • BA.2.75 e relativi sottolignaggi (“Centaurus”) 6,3% (0-21,4%)
  • BQ.1 e relativi sottolignaggi (“Cerberus”) 9,7% (range: 0% -100,0%)
  • XBB e relativi sottolignaggi (escluso XBB.1.5) 36,1% (range: 0% -70,8%)
  • XBB.1.5 e relativi sottolignaggi (“Kraken”) 45,3% (range: 0,0% – 66,7%)

L’Iss ha sottolineato, inoltre, che XBB.1.5 (“Kraken”) risulta in aumento, essendo passata dal 38,4% della precedente indagine al 45%. L’Istituto Superiore di Sanità ha anche chiarito che “a oggi, XBB.1.5 è considerata variante d’interesse (VOI) dagli organismi internazionali” e che “al momento, non ci sono evidenze correlabili a una maggior severità della malattia associata a XBB.1.5, mentre il rischio di trasmissione risulta aumentato”.

Stando ai dati, invece, risultano in diminuzione la prevalenza di BQ.1 (9,7% contro il 29,6% dell’indagine precedente) e la circolazione di BA.2.75 (dal 12% della precedente indagine al 6,3%).

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Covid Fonte foto: ANSA
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