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Monia Bortolotti arrestata per duplice l'infanticidio a Pedrengo, i messaggi sui social: cosa ha scritto

La 27enne arrestata con l'accusa di aver ucciso i figli, Monia Bortolotti, ha lasciato alcuni messaggi in un gruppo dedicato alla morte in culla

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Nelle ore successive all’arresto di Monia Bortolotti, madre sospettata di aver ucciso i due figli di 4 e 2 mesi a Pedrengo, emergono alcuni messaggi social che la stessa ha scritto di recente in un gruppo dedicato alla morte in culla.

Cosa ha scritto sul gruppo Sids Awareness la madre 27enne

Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, i post e i commenti risalgono a molti mesi precedenti all’arresto per il duplice infanticidio volontario dei figli Alice e Mattia, morti nel 2021 e 2022.

La 27enne Monia Bortolotti li avrebbe scritti sul gruppo Sids Awareness, dedicato appunto alla cosiddetta Sindrome della morte in culla che inizialmente si pensava poter essere stata la causa di morte dei due neonati. “Ho perso la mia prima bimba in culla, soffocata da un rigurgito. La colpa è mia, per averla messa a dormire di lato sui suoi cuscinotti tanto morbidi” ha scritto il 30 agosto.

Riguardo alla morte del secondo figlio, ha invece aggiunto che se ne sarebbe andato “molto probabilmente schiacciato da me mentre mi sono addormentata allattandolo. Al mio risveglio era ancora vivo, ma per poco”. Anche in questo caso, afferma che “La colpa è ancora mia perché, per evitare la stessa tragedia avvenuta alla sorellina, lo tenevo in braccio giorno e notte”.

Le frasi contro la Procura di Monia Bortolotti, arrestata per omicidio

Nei messaggi lasciati nel gruppo, la donna fa riferimento anche alla propria storia personale, al fatto di essere stata l’ultima orfanella di Madre Teresa di Calcutta a essere adottata in Italia e di essere cresciuta con una madre anaffettiva.

Alla luce delle accuse che ora le sono rivolte, acquista un significato particolarmente oscuro il post del 3 febbraio, quando pubblicando una foto di lei con i due bambini ha scritto: “Continuo a chiedermi come sia successo e se sia davvero possibile sopravvivere a questo dolore”.

Il 13 ottobre, invece, si fa riferimento alle indagini per far chiarezza sulla morte dei neonati di 4 e 2 mesi: “Vado avanti solo per proteggere l’amore immenso che provo per i miei bimbi dalle accuse della Procura, perché i miei bimbi erano tenuti come gioielli, erano la gioia che cercavo da una vita”.

È accusata di aver soffocato i figli a un anno di distanza l’uno dall’altro

Secondo gli inquirenti, il dolore espresso nei messaggi in tutti questi i mesi nasconderebbe però l’atroce verità. Monia Bortolotti avrebbe volontariamente ucciso i suoi due figli. Alice è morta il 15 novembre 2021, Mattia invece il 25 ottobre 2022.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo e condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico della donna, accusata di omicidio volontario.

Li avrebbe soffocati entrambi mentre si trovavano nella culla, riparandosi poi dietro una presunta Sids. A far nascere i sospetti, un anno fa, sono state proprio le analogie con la precedente prematura morte di Alice. L’autopsia ha acclarato che la morte è stata causata da asfissia meccanica acuta da compressione del torace.

Per gli investigatori, si tratta di un’azione volontaria, atta a causare la morte del piccolo. L’arresto della 27enne è avvenuto nella mattinata di sabato 4 novembre: a eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati i Carabinieri di Bergamo.

infanticidio-monia-bortolotti Fonte foto: ANSA - Facebook
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