Mistero sui resti umani trovati a Castel Sant'Angelo, aperta indagine: c'è un riferimento a Emanuela Orlandi
In un pozzo di Castel Sant'Angelo sono stati ritrovati dei resti umani non ancora attribuiti: rilanciato un collegamento con il mistero Orlandi
Il mistero del ritrovamento dei resti umani a Castel Sant’Angelo potrebbe avere a che fare con il caso di Emanuela Orlandi. La tesi sostenuta da un ex carabiniere, Antonio Goglia, è stata rilanciata dopo la scoperta di alcune ossa all’interno di un pozzo del mausoleo a pochi metri dal Vaticano. Una possibilità da subito bollata come “follia” da Pietro, fratello della 15enne scomparsa nel 1983.
- I resti umani a Castel Sant'Angelo
- Il collegamento con Emanuela Orlandi
- La reazione di Pietro Orlandi
I resti umani a Castel Sant’Angelo
Il ritrovamento è avvenuto il 25 febbraio in un pozzo del museo nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma. A notare le ossa umane sono stati alcuni operai al lavoro su ispezioni dei sotterranei del mausoleo per infiltrazioni di acqua in un cunicolo, probabilmente utilizzato come prigione.
Ricevuta la segnalazione, la direttrice del museo ha avvertito i carabinieri, che hanno sequestrato tutta l’area.
Fonte foto: ANSA
Pietro Orlandi durante un sit-in per chiedere verità sul mistero della sorella Emanuela
Il collegamento con Emanuela Orlandi
I resti saranno sottoposti a esami di tipo antropologico per verificarne l’epoca e l’eventuale interesse storico. In attesa dei risultati necessari per fare chiarezza sulla datazione delle ossa, il ritrovamento è stato ricollegato alle dichiarazioni dell’ex carabiniere e impiegato comunale di San Giorgio a Cremano (Napoli), Antonio Goglia.
In una lettera inviata a giugno 2023 al sostituto procuratore Stefano Luciani, incaricato di riaprire le indagini sul caso di Emanuela Orlandi, l’ex militare scriveva così: “Vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant’Angelo, o Mole Adriana, altrimenti detta Mausoleo di Adriano, dietro una porta rinforzata dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori”.
“La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo” aveva aggiunto Goglia, precisando di assumersi “tutta la responsabilità” di quanto dichiarato e di essere pronto a “risponderne civilmente e penalmente”.
La reazione di Pietro Orlandi
Un’ipotesi già al tempo respinta da Pietro Orlandi: “È pura follia, com’è possibile che gli venga data tutta questa attenzione?” aveva commentato il fratello della 15enne scomparsa 42 anni fa, spiegando di conoscere Goglia da tempo e di ritenerlo “uno che racconta frottole”.
“Già in passato – aveva ricordato – aveva scritto in procura, ogni volta con ipotesi senza riscontri, ipotesi completamente diverse tra loro. È passato, come movente, dalla teologia della liberazione, ai preti pedofili di Boston, al terrorista Carlos, ai Marrani e altri”.
