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Missili balistici Storm Shadow lanciati dall'Ucraina contro la Russia: perché possono cambiare la guerra

L'aviazione ucraina ha ottenuto il via libera all'utilizzo dei missili Storm Shadow contro il territorio della Russia. Come potrebbe cambiare il conflitto

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Dopo i missili americani Atacms, ora l’Ucraina ha il via libera per lanciare anche i missili balistici Storm Shadow contro il territorio della Russia. Si tratta di armi sofisticate in grado di eludere le difese nemiche volando a bassa quota.

Cosa sono i missili Storm Shadow

Gli Storm Shadow (ombra della tempesta o “Scalp” per i francesi) sono missili da crociera che vengono lanciati da aerei in volo. Ogni missile è lungo circa 5 metri e pesa sui 1.300 chili, di cui 450 di testata. Ogni Storm Shadow costa 1 milione di dollari.

Una volta impostato l’obiettivo, il missile segue una rotta guidata dal Gps senza possibilità di cambiare direzione. Sono particolarmente efficaci contro bunker blindati, magazzini, strutture pesanti e piste di aeroporti.

Un caccia equipaggiato con missili Storm Shadow.

Una volta avvicinatosi al bersaglio, il missile sale di quota e poi si lancia improvvisamente verso il basso ampliando l’angolo di caduta e, di conseguenza, il potere distruttivo.

La loro gittata massima è di 250 chilometri. Questo significa che se gli ucraini dovessero lanciare un missile dal loro spazio aereo verso la Russia potrebbero potenzialmente colpire grossi centri come, ad esempio, le città di Kursk o Voronez. Gli ucraini hanno però chiesto unicamente il permesso di sganciarli contro obiettivi militari.

Chi ha autorizzato il lancio

Gli Storm Shadow erano già stati forniti a Kiev da Londra e Parigi sin dal 2023, ma alla condizione che venissero impiegati solo contro obiettivi russi sul suolo ucraino.

Il lancio di ordigni occidentali sul territorio russo è stato per mesi un tabu, dal momento che Usa e nazioni europee temevano una possibile escalation da parte di Putin.

Il via libera al contrattacco contro l’entroterra russo è inizialmente arrivato da Joe Biden, presidente Usa uscente, che teme che alla data di insediamento del suo successore Donald Trump i negoziati di pace possano cristallizzare lo status quo, ovvero la cessione del 22% del territorio ucraino al Cremlino.

Come i missili balistici possono cambiare la guerra tra Ucraina e Russia

L’impiego dei missili Storm Shadow contro la Russia avrebbe l’immediato effetto di fermare l’avanzata delle truppe del Cremlino, che anzi potrebbero retrocedere.

Resta l’incognita dell’escalation: fino a oggi, a ogni massiccio attacco ucraino è corrisposta una reazione russa di violenza pari o superiore.

Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, ha già annunciato il contrattacco: “Reagiremo”.

E due giorni fa Putin ha aggiornato la dottrina nucleare del Cremlino, ampliando i criteri per l’uso delle armi atomiche: un decreto oggi autorizza la Russia a rispondere con ordigni nucleari anche a seguito di attacchi convenzionali con missili occidentali.

Fonte foto: IPA

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