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Minacce di morte alla giudice Silvia Albano dopo il rientro dei migranti dall'Albania: lei denuncia in Procura

Minacce di morte alla giudice Silvia Albano che, con il Tribunale di Roma, aveva disposto il rientro dei migranti trattenuti in Albania. La donna ha sporto denuncia

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Alla giudice Silvia Albano sono arrivate minacce di morte dopo che la stessa, facente parte della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, si era pronunciata sui trattenimenti in Albania di alcuni richiedenti asilo. La richiesta di tenerli nel paese straniero era stata bocciata e gli stessi sono tornati in Italia. Dopo aver ricevuto gravi minacce, la giudice ha sporto denuncia alla Procura di Roma.

Minacce alla giudice, arriva la denuncia

Silvia Albano, uno dei sei giudici della Sezione specializzata sui Diritti della Persona ed Immigrazione del Tribunale di Roma, che si erano pronunciati sui trattenimenti in Albania, bocciandoli, ha presentato una denuncia alla Procura della capitale.

Nelle scorse giornate infatti è stata bersaglio di numerose e gravi minacce di morte.

Silvia Albano minacce giudiceFonte foto: ANSA
Il ritorno dei migranti in Italia

Attacchi a Silvia Albano, la reazione di Matteo Salvini

Sono arrivati una trentina di messaggi minacciosi alla sua mail istituzionale e a quella di Magistratura democratica, associazione di cui è presidente. Minacce di morte le sono state inviate anche sui social, dove si leggono frasi come “magistrato militante e corrotto, spero che qualcuno ti spari molto presto, sarà un giorno di gioia e festa” o “la toga rossa Albano fa politica e non fa trattenere i clandestini in Albania”.

Con la denuncia, sarà aperto un fascicolo e gli atti verranno trasmessi, per competenza, alla Procura di Perugia.

Della vicenda ha parlato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “Guai a chi minaccia e a chi insulta. Anche Giulia Bongiorno, il mio avvocato, ha ricevuto insulti e minacce via social, chi insulta vuol dire che ha pochi argomenti e pochi elementi. Che poi alcuni giudici negli anni passati e ancora adesso stiano facendo politica e non giustizia, mi sembra evidente. Che ad alcuni giudici io non sia simpatico e il governo non stia simpatico, mi sembra evidente. Che alcuni giudici ritengano che le espulsioni non vadano fatte e che i confini non vadano difesi, mi sembra evidente. Io cerco di fare al meglio il lavoro di ministro e se i giudici fanno liberamente il loro lavoro, meglio per tutti. Se qualche giudice si prende in tribunale la voglia di vendetta politica non è cosa buona”.

“Clima di odio”

A rendere nota la vicenda è stata Magistratura democratica, secondo cui ”la campagna di discredito che è stata scatenata contro i magistrati romani e in particolare contro di lei ha contribuito a costruire un clima di contrapposizione, di odio, trasceso infine in gravi minacce alla sua incolumità e alla sua vita”.

Si tratta di una fase di clima ostile e di grande tensione verso le toghe. Nella nota di Magistratura democratica, si ricordano infatti le minacce rivolte anche ai magistrati di Palermo e ai pm del processo Open Arms. “E’ una vicenda che si aggiunge alla necessità di scorta ai pubblici ministeri del processo Open Arms e al rapporto della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri), organo di monitoraggio del Consiglio d’Europa”, si legge.

L’associazione di magistrati parla di “vera e propria intimidazione” e punta il dito contro i consiglieri di Magistratura indipendente che non avevano aperto una pratica a tutela dei giudici del Tribunale di Roma e richiama alle proprie responsabilità “chi alimenta il discredito e l’odio nei confronti delle istituzioni e delle persone”.

Chi è la giudice e perché viene minacciata

Silvia Albano è giudice e presidente dal novembre 2023 di Magistratura indipendente. È esperta in materia di immigrazione, sovente partecipa a convegni sull’argomento insieme a professori universitari, avvocati, magistrati.

C’era anche lei nella sezione speciale del Tribunale di Roma che, il 18 ottobre scorso, non ha convalidato il trattenimento di 12 dei 16 migranti portati nel centro di permanenza italiano di Gjader in Albania in quanto provenienti da Paesi non sicuri. Come conseguenza della decisione, gli stessi sono stati riportati in Italia. Il ministero dell’Interno ha dato mandato all’Avvocatura di Stato per presentare il ricorso contro le ordinanze del tribunale di Roma, varando il “decreto Albania“, nel quale si indicano quali sono i Paesi cosiddetti sicuri e nei quali rientrano anche Egitto e Bangladesh, da dove venivano i migranti. Secondo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si trattava di un provvedimento che “offre ai giudici di tutta Italia un parametro rispetto a qualche ondivaga interpretazione“.

Nel commentare le minacce da lei ricevute e la decisione di presentare denuncia, il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, ha sottolineato all’Ansa come “alzare il livello dello scontro alimenti la confusione, l’odio e non giovi a nessuno”. Ha inoltre ammonito a “non additare i magistrati come nemici del popolo”, invitando tutti ad abbassare i toni e ad evitare gli attacchi personali.

silvia-albano-minacce-giudice Fonte foto: ANSA
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