Milei e la svalutazione del peso argentino oltre il 50%: l'obiettivo del presidente e la reazione dell'Fmi
Milei ha cominciato a tagliare, svalutando la moneta argentina del 50% rispetto al dollaro americano
Milei comincia a tagliare. Il nuovo presidente argentino ha svalutato la moneta di oltre il 50% nei confronti del dollaro americano e ha iniziato a ridurre la spesa pubblica per reagire alla crisi finanziaria. L’FMI reagisce positivamente.
La svalutazione del peso argentino
Il presidente argentino Javier Milei, tramite il suo ministro dell’Economia Luis Caputo, ha annunciato che il governo svaluterà il peso argentino, portando il cambio fissato dallo Stato a 800 pesos per 1 dollaro statunitense.
Questa misura avrà conseguenze serie sul potere d’acquisto della popolazione, che vedrà i propri risparmi perdere la metà del proprio valore. Comprare merci dall’estero sarà più costoso e per un periodo l’inflazione in Argentina aumenterà.
Il ministro dell’Economia argentino Luis Caputo
La svalutazione si è però resa necessaria dalle distorsioni economiche create dal cambio fissato dal governo precedente a quello di Milei a 360 dollari. Questa soluzione aveva ridotto i disagi per gli argentini, ma aveva anche ignorato il valore che i mercati davano al peso.
Questo aveva creato un mercato nero delle valute, dove la moneta argentina veniva scambiata con il dollaro al vero prezzo che i mercati le davano. In questi scambi 1 dollaro statunitense valeva circa 1000 pesos.
I tagli alla spesa pubblica
Il governo argentino ha anche intenzione di tagliare radicalmente la spesa pubblica. Milei ha già annunciato una riduzione dei ministeri da 18 a 9 e la fine dei sussidi ai settori dell’energia e dei trasporti.
Un’altra misura che il presidente dell’Argentina sarebbe in procinto di attuare è la cancellazione di tutti i progetti di infrastrutture pubbliche di cui ancora non è cominciata la costruzione. L’obiettivo è quello di portare il bilancio dello Stato in positivo.
La reazione dell’FMI
Le nuove misure di Milei sono state accolte con favore dal Fondo Monetario Internazionale. L’istituzione è intervenuta più volte negli ultimi anni per mitigare la crisi finanziaria dello Stato argentino.
Il risultato è stato che in pochi decenni l’Argentina ha accumulato un debito di 40 miliardi di dollari nei confronti dell’FMI per tentare di evitare le conseguenze della bancarotta.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale le misure adottate da Milei e Caputo aiuteranno a stabilizzare la situazione del debito dell’Argentina, rendendo lo Stato più sostenibile e permettendo al Paese di uscire dalla crisi finanziaria.