Milano, trapianto record di polmoni: 18enne salvato dal Covid
Il delicato intervento è stato eseguito al Policlinico. Si tratta del primo del genere in Europa
Il Covid-19 gli aveva ‘bruciato’ entrambi i polmoni, rendendoli incapaci di respirare in pochi giorni: un ragazzo di 18 anni è stato salvato con un trapianto bilaterale di polmoni eseguito dai medici del Policlinico di Milano. Si tratta del primo intervento del genere in Europa. Ne dà notizia l’Ansa.
Il 18enne, senza patologie pregresse, è stato operato dopo due mesi di calvario, iniziato il 2 marzo con una improvvisa febbre alta dovuta al coronavirus. In pochi giorni le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, fino al ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele.
Intubato, è stato tenuto in vita per due mesi in coma farmacologico tramite la circolazione extracorporea. Il 30 aprile il ragazzo è stato inserito in lista d’attesa urgente per il trapianto.
Meno di due settimane fa la svolta: viene individuato un organo idoneo, donato da una persona morta in un’altra regione e negativa al coronavirus. Trasferito al Policlinico, il 18 maggio viene quindi eseguito il trapianto dei polmoni, sotto il coordinamento del Centro nazionale trapianti. Nella fase post-operatoria è stato trattato anche con il plasma iperimmune.
Il ragazzo, ha reso noto l’ospedale, è sveglio, negativo al Covid e viene lentamente ‘svezzato’ dal respiratore. Dovrà seguire una lunga riabilitazione per quei 58 giorni passati a letto, intubato e assistito dalle macchine.
Al Corriere della Sera i medici hanno definito “un salto nel vuoto” questo intervento, il primo del genere in Europa. La scorsa settimana una operazione analoga è stata eseguita a Vienna, in Austria.
L’intervento, ha spiegato all’Ansa Mario Nosotti, direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica dell’Università Statale di Milano, è stato complesso sia per le condizioni degli organi del giovane che per i dispositivi di protezione che hanno creato impiccio nei movimenti dei medici.
“I polmoni apparivano lignei, estremamente pesanti e in alcune aree del tutto distrutti”, ha precisato Nosotti.