Milano, ancora una violenza sessuale: ragazza aggredita nei bagni di una discoteca, indagano i carabinieri
Quarto stupro in pochi giorni a Milano, dove una ragazza è stata aggredita nei bagni di una discoteca
Un altro stupro a Milano. Dopo i tre delle scorse settimane, non si ferma la serie di violenze sessuali nel capoluogo lombardo. Questa volta ad essere stata violentata è una ragazza italiana di 31 anni. Il fatto sarebbe avvenuto nei bagni di una discoteca di via Padova.
La violenza sessuale in discoteca
Nella notte tra sabato 6 e domenica 7 maggio si sarebbe consumato il quarto stupro in pochi giorni a Milano.
Questa volta il luogo dell’aggressione è una discoteca, il Q Club di via Padova, nella zona nord orientale del capoluogo lombardo.
Fonte foto: Tuttocittà
Verso le 3:15 una ragazza italiana di 31 anni si stacca dal gruppo di amici con il quale si trova nel locale per recarsi al bagno.
Alcuni minuti dopo è tornata in stato di shock, dicendo di essere stata violentata da uno sconosciuto. Lo stato della giovane non ha permesso di individuare immediatamente l’aggressore.
Gli altri casi a Milano
Negli ultimi giorni a Milano si sono verificati altri tre casi di stupro oltre a quello accaduto nella discoteca di via Padova.
Il primo è stato quello di una turista francese alla stazione Centrale. Il responsabile, un uomo senza fissa dimora, è stato quasi immediatamente fermato dalla polizia.
Nei giorni successivi presso piazza Carbonari è invece stata violentata una clochard, mentre alcuni giorni dopo una ragazza impiegata in un Hotel nella zona di Porta Garibaldi.
La situazione è tale che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha programmato un viaggio a Milano per partecipare ad una riunione provinciale sulla sicurezza.
Indaga la polizia
Tutto quello che gli amici della giovane violentata nella discoteca di via Padova è stato chiamare il 112. Sul posto si è quindi recata la polizia, seguita dai sanitari.
Oltre all’ambulanza, è arrivata anche l’unità di soccorso violenza sessuale e domestica della clinica Mangiagalli, per l’assistenza psicologica.
Secondo quanto riportato dal sito del quotidiano ‘La Repubblica’, le forze dell’ordine riterrebbero credibile il racconto della giovane e avrebbero avviato le indagini.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono state quindi sequestrate, e le indagini sono state immediatamente avviate per capire chi sia il responsabile di questa aggressione.
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