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Mike Johnson confermato Speaker della Camera negli Usa, la vittoria di Trump contro i dissidenti interni

La Camera dei Rappresentanti degli Usa ha eletto Mike Johnson come Speaker, come da indicazione di Trump

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La Camera dei Rappresentanti degli Usa ha confermato che Mike Johnson continuerà a essere lo Speaker. Johnson è un repubblicano, presidente uscente della Camera e indicato da Trump come candidato per il ruolo di Speaker per il Partito Repubblicano. La sua elezione non era però certa a causa di dissidi interni al partito e di una maggioranza molto risicata.

L’elezione di Mike Johnson a Speaker della Camera

La nuova Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, che è entrata in carica dopo le votazioni di novembre, ha eletto il suo Speaker durante la giornata di venerdì 3 gennaio.

Il presidente della camera bassa del Congresso rimane Mike Johnson, fedelissimo di Trump e conservatore appartenente all’ala più estremista del Partito Repubblicano, cristiano evangelico e con idee molto radicali sull’aborto.

mike johnson speaker trumpFonte foto: ANSA

Hanno votato in suo favore 218 voti, esattamente il numero di cui Johnson aveva bisogno per ottenere la rielezione. Lo Speaker uscente era stato indicato dallo stesso Trump come candidato ma la sua elezione è stata comunque complessa.

I dubbi e i voti a sfavore

I Repubblicani controllano la Camera dei Rappresentanti, ma hanno una delle maggioranze più fragili alla camera bassa del Congresso degli ultimi 100 anni. Sono solo 219 i deputati del Grand Old Party e la maggioranza è fissata a 218.

Johnson è stato eletto soltanto alla seconda votazione, dopo che alla prima aveva ottenuto 216 voti a favore a causa del fatto che tre rappresentanti Repubblicani si erano rifiutati di votarlo.

La sua rielezione era stata messa in dubbio proprio dai più estremisti dei deputati repubblicani, dopo che Johnson aveva tentato una mediazione con i Democratici per evitare lo shutdown a novembre.

Il pericolo per Trump

Trump aveva però chiamato all’unità il Partito Repubblicano, invitando tutti i rappresentanti a votare in blocco per Johnson, in modo che lo Speaker potesse essere confermato.

La votazione non poteva più essere rimandata. Il 6 gennaio infatti la Camera dei Rappresentanti dovrà ratificare i voti elettorali che hanno scelto Trump come presidente e questa operazione non è mai stata eseguita in assenza di uno Speaker.

La Costituzione degli Usa non è chiara a riguardo, ma per tradizione, quando la Camera dei Rappresentanti non ha uno Speaker, può soltanto votare per eleggerlo oppure per aggiornarsi.

mike-johnson-trump-speaker Fonte foto: ANSA
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