Migranti, bloccata una 'nave madre': arrestati 23 tunisini
Intercettato un peschereccio tunisino al largo di Lampedusa. I 23 a bordo sono stati arrestati con l'accusa di essere scafisti
Ventitré cittadini tunisini, tra cui 2 minori, sono stati fermati dalla Guardia di finanza e dalla Guardia costiera con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono i componenti dell’equipaggio di un motopesca che è stato intercettato in acque italiane al largo di Lampedusa attorno alle 19.30. Lo riferisce l’Ansa.
L’imbarcazione è stato scortata fino a Lampedusa e posta sotto sequestro dai militari della sezione operativa navale della Guardi di Finanza di Lampedusa e dalla Capitaneria di porto. Due membri dell’equipaggio, per motivi ancora non chiari, si sono gettati in acqua, ma sono stati recuperati.
I 23 sono accusati di aver trasportato migranti diretti in Italia con il sistema della cosiddetta “nave madre”. I migranti vengono trasportati su una imbarcazione, il motopesca in questo caso. Giunti a poche miglia dalla destinazione, i trafficanti fanno salire le persone su alcuni barchini a motore e li indirizzano verso il punto di sbarco.
Secondo la procura di Agrigento, i 23 pescatori tunisini arrotondavano facendo gli scafisti. Sono accusati di aver trasportato illegalmente 5 connazionali che avevano pagato 4000 dinari a testa (poco più di 1.200 euro) per essere portati dalle coste vicino al porto di Mahdia fino a Lampedusa.
Fonte foto: Ansa