Messa con le regole Covid, il fedele non ci sta: insulta il prete, prende a pugni un volontario e si dilegua
È successo a Milano, dove un uomo non ha voluto seguire le disposizioni anti Covid durante la messa e ha aggredito il prete e un volontario.
Durante la funzione della domenica un fedele, che si è rifiutato di prendere la comunione in mano, ha perso il controllo e ha aggredito il prete e un volontario accorso per placarlo. Il tutto è avvenuto a Milano, nella chiesa del Redentore di via Palestrina, alle 19:15 di domenica 11 settembre.
Le regole anti Covid durante la messa
Dopo tre anni dall’inizio della pandemia molte regole si state allentate, ma per molte altre vale ancora la sensibilità personale.
Così un prete della chiesa del Santissimo Redentore di Milano, in via Palestrina, nei pressi di Piazzale Loreto, ha deciso di mantenere almeno la regola di prevenzione sulla comunione: non in bocca, ma tra le mani dei fedeli.
Via Palestrina a Milano, dove si trova la chiesa in cui un volontario è stato preso a pugni da un uomo
Una scelta che non è proprio scesa a un parrocchiano, che si è alzato di scatto dal suo banco per raggiungere il parroco e ingiuriarlo a brutto muso con accuse abbastanza generiche, come “Servo del potere”.
L’aggressione al volontario
Il prete ha cercato di motivare la sua decisione, spiegando di voler difendere i suoi parrocchiani dalla recente nuova ondata di casi.
Parole che non hanno convinto l’uomo, che ha continuato a disturbare la funzione con la sua propaganda negazionista, costringendo alcuni volontari ad accompagnarlo fuori.
Una volta uscito dall’edificio, il parrocchiano ha deciso allora di sferrare un pugno in faccia a uno dei volontari.
La fuga dopo l’aggressione
In seguito all’aggressione l’uomo, di circa 30 anni, si è dileguato senza lasciare tracce.
La notizia è stata riportata dal Giorno, che però non è riuscito a raccogliere informazioni circa lo stato di salute del volontario picchiato.
Solo ieri sono stati registrati quasi 2 mila nuovi casi di Covid in Lombardia, la Regione col maggior incremento. Di questi, circa cinquecento positivi si trovano nel capoluogo.