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Meloni dice no al governo tecnico, ma spunta il lodo su Salvini: così potrebbe sfumare il Viminale per la Lega

Giorgia Meloni rassicura i suoi e nega la nascita di un governo tecnico, ma spiega che sceglierà solo ministri "all'altezza" e di alto profilo

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La leader Giorgia Meloni ha riunito la dirigenza nazionale di Fratelli d’Italia nella storica sede di via della Scrofa per fare il punto sui risultati delle elezioni e lavorazione del prossimo Governo. Al centro del dibattito ci sono state anche le nomine dei futuri ministri.

Davanti ai cronisti la leader del partito uscito come vincitore assoluto alle urne si è mostrata molto cauta, spiegando che bisognerà aspettare i tempi e le decisioni di Sergio Mattarella prima di fare comunicati ufficiali.

Si parlerà di certezze solo dopo le consultazioni al Colle con i partiti e la formazione del Parlamento. Ma sulla stampa e negli ambienti del partito circolano già voci sui futuri piani di quella che dovrebbe diventare la prima premier donna in Italia.

Fratelli d’Italia e le tensioni con la Lega per il totoministri

Tra i nodi da sciogliere ci saranno le tensioni crescenti con il fronte leghista. Il Carroccio, uscito sconfitto dalle consultazioni del 25 settembre, ha dovuto certamente ridimensionare gli accordi preelettorali.

Matteo Salvini sarebbe percepito dagli alleati come una mina vagante. Tra strappi interni e nuove correnti nella Lega, come quella del fondatore Umberto Bossi, e la bruciatura per aver avuto meno del 9% dei voti, difficile prevedere le sue prossime mosse.

Tanto che la futura presidente del Consiglio starebbe pensando a un escamotage per escluderlo da incarichi di Governo di spicco, attraverso quello che stampa ha già definito lodo Meloni.

Meloni dice no al governo tecnico, ma spunta il lodo su Salvini: così potrebbe sfumare il Viminale per la LegaFonte foto: ANSA
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.

Ovvero la regola per cui chi ha già fatto il ministro in precedenza non potrà occupare la stessa carica nel nuovo Esecutivo. Sfumerebbe così il Viminale per Matteo Salvini.

Lodo Meloni per non dare il Viminale a Salvini: cosa è emerso

Giorgia Meloni non conferma né smentisce l’esistenza del lodo, e i sui fedelissimi seguono la stessa linea. C’è chi dichiara che non ci sono veti sulle nomine per i ministeri strategici.

Facendo intendere però che il prossimo Governo sarà composto da personalità di spicco dei propri settori e tecnici, visto il complicato periodo storico.

I nuovi ministri dovranno fare i conti con la guerra in Ucraina, l’inflazione e l’aumento delle bollette, i fondi del Pnrr, le annunciate riforme su fisco e pensioni.

“Partire dai veti è sbagliato, si deve partire dalle competenze e dalle qualità delle persone che possono rivestire un ruolo nel Consiglio dei Ministri”, ha dichiarato Francesco Lollobrigida, capogruppo FdI alla Camera.

Giorgia Meloni smentisce in parte l’ipotesi governo tecnico

“Se avremo l’incarico”, ha sottolineato ai suoi Giorgia Meloni, “sarà un governo politico perché eletto dal popolo e con una chiara impronta politica che è quella del centrodestra”.

Spiegando che non saranno “imposti nomi di personalità non all’altezza” né si seguiranno logiche del “bilancino“, con la spartizione dei ministeri tra i partiti.

“Perché ci metto la faccia affinché sia un esecutivo di alto profilo“, ha dichiarato in un passaggio la presidente di Fratelli d’Italia alla dirigenza del partito, come riporta l’Ansa.

Nodo Salvini, quale ministero guiderà il leader della Lega?

Dal consiglio federale della Lega non è una uscita una lista di nomi. Se non quello di Matteo Salvini al Viminale. Il Carroccio intende poi gestire i ministeri di Infrastrutture, Politiche agricole, Giustizia, Lavoro, Affari regionale e Autonomie.

Se non potrà guidare di nuovo il ministero degli Interni, è possibile che il leader padano si possa accontentare dell’Agricoltura e dell’incarico di vicepremier da dividere con Antonio Tajani.

giorgia Fonte foto: ANSA
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