Melio contro la Lega sulla disabilità: è polemica sui social
Il consigliere regionale del Pd ha risposto a chi lo ha criticato sulle sue opinioni in merito all'istituzione di un ministero per la Disabilità
È scontro tra il consigliere regionale toscano Iacopo Melio e la Lega sul tema della disabilità. Il 28enne con disabilità, attivista seguito sui social da quasi 700mila follower, ha contestato l’istituzione del ministero competente in materia, a guida della leghista Erika Stefani, e torna adesso sulla vicenda con un post dal titolo “La Lega che mi attacca, attacca tutti“.
Con una lettera di qualche giorno fa inviata al quotidiano Repubblica, il consigliere del Pd aveva criticato la nascita del ministro per la Disabilità, perché da lui ritenuto “figura ad hoc, ‘per noi’, per ribadire l’esistenza di una categoria a parte, e dunque l’esigenza di provvedimenti ‘speciali’ per persone ‘speciali'”.
“Quando non si sa dove pescare ‘punti tenerezza’, il tema disabilità viene estratto con quella rassicurante compassione mista a pietismo (e incapacità) da far sussultare anche un paralitico. E sì, la battuta di black humor me la concedo, in quanto disabile” è stato l’inizio del duro commento del politico toscano.
Su Facebook, Melio è tornato sulla vicenda dicendo di aver ricevuto diversi attacchi sulla sua opinione: “La cosa divertente è che, in queste ore, qualche politicante di destra sta sostenendo che se il Ministro della Disabilità (figura che ho sempre criticato, a prescindere) fosse stato proposto dalla sinistra, l’avrei accolto con entusiasmo.”
“Ebbene – scrive il consigliere – costoro non solo mi accusano di avere un pregiudizio attraverso un loro pregiudizio (che fa già ridere così…), ma stanno anche sputando su più di mezzo secolo di scienze sociali: non credo che tutti i sociologi, gli antropologi e psicologi sociali, che da tempo si occupano con preparazione di inclusione e disability studies (che, purtroppo per qualcuno, non si improvvisano né si argomentano con chiacchiere da bar senza competenze in materia), siano stati di sinistra o eletti del Partito Democratico.”
“Non credo nemmeno che del PD siano stati quei membri dell’ONU che hanno definito in modo chiaro e preciso come ci si debba rapportare alla disabilità per includerla e non discriminarla: linee guida nette e totalmente opposte a quelle promosse da chi difende il Ministro della Disabilità (strano, no?)” dice ancora Melio nella sua pagina Facebook.
Il fondatore della onlus #vorreiprendereiltreno fa quindi un appello diretto a chi lo critica di tornare “a parlare di ciò che personalmente ci compete, che i tuttologi delle ‘opinioni personali’ hanno sempre e solo fatto danni”.
Per poi concludere rivolgendosi a chi invece non gli ha fatto mancare il suo sostegno: “Cari amici, le vostre migliaia di condivisioni al mio articolo su Repubblica e i tantissimi messaggi di sostegno ricevuti, soprattutto da parte di persone con disabilità e delle loro famiglie, associazioni e esperti del terzo settore, fanno capire che la VERA inclusione è possibile e che siamo davvero pronti per una società di tutte e di tutti, per tutte e per tutti“.
Infine nel suo post Melio dà un breve aggiornamento sulle sue condizioni di salute, gravate dagli effetti del Covid-19: “Oggi sarei dovuto tornare a casa, ma delle complicazioni mi porteranno a fare nuovi accertamenti. Evito bollettini medici perché non li sopporto e perché non cambiano le cose, aumentano solo lo stress. Ci vuole solo tempo e pazienza.”