Matteo Salvini, la battuta su "prof comunista" dopo la citofonata
Il leader della Lega è tornato a parlare della citofonata a Bologna a casa di un ragazzo accusato di essere uno spacciatore
Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook da Piacenza, è tornato a parlare della polemica sulla citofonata a Bologna a casa di un ragazzo accusato di essere uno spacciatore. Durante il suo discorso, come riporta Ansa, il leader della Lega ha fatto anche una battuta a uno studente su una “prof comunista”.
Matteo Salvini a Piacenza, la denuncia del presunto spacciatore
“Siamo avanti e non di poco, ma non posso parlare di più di sondaggi sennò mi arrestano e ho già 18 processi”, ha detto Matteo Salvini dal palco di Piacenza.
“Adesso mi manca solo di essere denunciato da uno spacciatore e le ho viste tutte”, ha aggiunto. “Sono orgoglioso di essere andato in una zona della periferia bolognese dove non vedevano un politico da anni a dare una mano a madri e padri nella loro lotta alla droga”.
Matteo Salvini a Piacenza, la battuta sulla “prof comunista”
Il leader della Lega è stato anche protagonista di un botta e risposta con uno studente che lo ascoltava durante l’orario scolastico: “Qui ci sono tanti studenti che hanno marinato la scuola. Che c’era alla prima ora? Storia? Salutami la prof quando entri… È comunista? Che strano, non capita mai, non dirle che eri qua, dille che hai perso il bus, sennò ti interroga e ti da tre…Ne vai fiero? Un applauso”.
“In questi giorni”, ha aggiunto, “ho incontrato tanti insegnanti che mi chiedono di cambiare anche la scuola. La politica non deve entrare in classe e la sinistra usa anche la scuola e l’università per fare politica”.
In merito a Lucia Borgonzoni, la candidata del centrodestra in Emilia Romagna, Salvini ha detto: “La cosa più meschina è che Lucia viene attaccata perché è donna. Vergogna. Ma da lunedì prossimo dimostrerà di essere una donna con le pa**e a qualche ometto che pensa di essere superiore solo in quanto ometto”.