Salvini, dal referendum alle elezioni: svelato il piano
In vista delle prossime elezioni regionali, il leader della Lega ha parlato in Calabria
Il leader della Lega Matteo Salvini ha parlato a Rende, in provincia di Cosenza, in vista delle prossime elezioni regionali in Calabria. Su un palazzo, come riporta Ansa, sono stati esposti alcuni striscioni di contestazione con su scritto “t’amu stutatu (ti abbiamo spento)”, “ti si ammucciatu (ti sei nascosto)” e “Rende non t’amu”.
Parlando con i giornalisti a margine dell’iniziativa elettorale a Rende, il leader della Lega ha risposto anche agli attacchi di M5s: “I Cinquestelle non esistono più e quindi quello di cui ci accusano non mi interessa”.
Sul caso Gregoretti, Salvini ha detto: “Vogliono processarmi, lo facciano. Vogliono arrestarmi, lo facciano. La mancanza di onore è la vergogna che hanno quelli del Pd, che vogliono processarmi. Ma perché dopo il voto in Emilia? Perché hanno paura di perdere la faccia”.
“Difendere i confini di un Paese”, secondo il capo politico della Lega, “non è solo un diritto, ma un dovere di un ministro. Se uno è convinto delle proprie idee, deve esserlo sempre. Quindi, se sono convinti che sono un delinquente che merita un processo, lo votino in Parlamento e poi decideranno i giudici e gli italiani”.
Matteo Salvini è tornato a parlare anche del referendum sulla legge elettorale: “Quando i cittadini scelgono è sempre una buona notizia. E spero che possano scegliere anche sulla Legge elettorale perché c’è una sinistra che sta cercando, con i trucchetti di palazzo, di tornare a trent’anni fa, ai governi con cinque, sei o sette partiti e i cambi di casacca ogni quarto d’ora”.
“Una Legge elettorale stabile, efficiente, moderna e maggioritaria”, ha aggiunto. “Una legge all’inglese, dove si è votato e la sera stessa si è potuto sapere chi avrebbe governato. Di questo ha bisogno l’Italia, di certezze, stabilità e di Governi che durano”.
Alla domanda se il referendum sul numero dei parlamentari possa accelerare la data delle elezioni, il leader della Lega ha risposto così: “Sì. Abbiamo dato un contributo per avvicinare la data delle elezioni, perchè prima va a casa questo Governo di incapaci e meglio è, non per Salvini ma per l’Italia”.