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Matteo Renzi testimone nel processo sull'omicidio di Giulio Regeni: insieme a lui Al Sisi, Gentiloni e Minniti

Via al processo per l'omicidio di Giulio Regeni. Sono stati depositati i nomi dei testimoni chiamati: Renzi, Gentiloni, Minniti, al-Sisi e altri

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Il processo per l’omicidio di Giulio Regeni avrà inizio domani. Davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma saranno presentati gli accusati, ovvero i quattro 007 egiziani su cui pende “sequestro” e “omicidio” e i testimoni. Tra i nomi dei presenti chiamati a testimoniare troviamo l’ex premier Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Marco Minniti e il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. Almeno questi sono i nomi scritti nelle liste depositate dalle parti, dall’iscrizione alla convocazione, fino alla presenza effettiva dei nomi di rilievo, come l’attuale presidente della Repubblica egiziana, però la strada è lunga.

Via al processo per l’omicidio di Giulio Regeni

Prende avvio il 20 febbraio il processo per l’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito, torturato e ucciso in Egitto nel 2016. Nella giornata di oggi sono state depositati i nomi delle persone chiamate a testimoniare e tra questi risultano nomi interessanti, oltre che scontati per via del ruolo istituzionale che ricoprivano all’epoca dei fatti.

Quella di domani è la prima udienza del processo, dopo che lo scorso settembre la Corte costituzionale ha stabilito che gli agenti dei servizi segreti egiziani, accusati di rapimento, tortura e omicidio, possono essere processi anche se gli atti dell’indagine non gli sono stati ancora notificati. Ritardi che, è stato ipotizzato nel tempo, sono dovuti a una precisa scelta da parte del governo egiziano. I nomi degli indagati sono: Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abedal Sharif.

flash mob processo omicidio Giulio RegeniFonte foto: IPA
 Flash mob promosso questa sera dalla famiglia di Giulio Regeni (25 gennaio 2024)

I testimoni: chiamati Renzi, Gentiloni, Minniti e non solo

Nelle liste dei chiamati a testimoniare ci sono diversi nomi noti. Tra questi l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, l’ex ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, Marco Minniti ex responsabile della autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, i tre capi dei servizi segreti che si sono succeduti nel tempo, l’allora segretario generale della Farnesina Elisabetta Belloni e l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi.

Quest’ultimo è stato accusato dalla segretario del Partito Democratico Elly Schlein per le sue parole sull’Egitto: “Ci ha aiutato rinunciando ai suoi carichi quest’estate per mandarli in Italia per riempire gli stoccaggi. Questi sono Paesi a cui, se dai, ricevi”. In risposta la segretaria aveva domando: “Voglio chiedere al governo se tra le cose da ‘dare per ricevere’ è considerata anche l’impunità dei torturatori e degli assassini di Giulio Regeni”.

Testimoni di rilievo

Tra i nomi da citare presenti nelle liste o che si costituiscono parte civile ci sono anche: l’attuale presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Da parte egiziana la posizione è, prevedibilmente, vaga. Dopo l’omicidio si è più volte espresso, negando depistaggi ed evocando moventi geopolitici simili a complotti, come quello che vede accusati dei presunti terzi ignoti che avevano lo scopo di danneggiare i rapporti fra l’Egitto e l’Italia.

matteo-renzi-processo-omicidio-giulio-regeni Fonte foto: IPA
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