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Antonio Decaro sindaco di Bari contro Matteo Piantedosi: "Vuol sciogliere il Comune per mafia, atto di guerra"

Matteo Piantedosi ha nominato una commissione per mafia a Bari. Il Comune rischia lo scioglimento. Il sindaco Antonio Decaro: "È un atto di guerra"

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Matteo Piantedosi ha disposto una commissione di accesso finalizzata a verificare un’ipotesi di scioglimento del Comune di Bari. La motivazione comunicata al sindaco Antonio Decaro (Pd) sarebbe “per mafia”. Decaro su Facebook attacca la decisione, che definisce “un atto di guerra” politico a tre mesi dalle elezioni in una città dove da 20 anni la destra non riesce a vincere.

Comune di Bari a rischio scioglimento

Il Comune di Bari è a rischio scioglimento per mafia. A comunicarlo è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha nominato una commissione di accesso finalizzata proprio a verificare infiltrazioni mafiose. Il sindaco Antonio Decaro non ci sta e attacca, ricordando che dalle indagini che hanno portato all’arresto di 130 persone sono usciti due nomi appartamenti al centrodestra.

Secondo il sindaci la decisione di Piantedosi è politica, dettata dalla necessità di vincere alle elezioni dopo che per 20 anni la destra non ci è riuscita. Ha quindi commentato su Facebook, social con il quale si interfaccia con i cittadini, che la commissione è “un atto di guerra”.

La risposta del sindaco

Antonio Decaro (Pd), sindaco di Bari, ha insinuato che il ministero non ha letto le carte. Secondo lui, dalla la rapidità con cui è giunta la notizia della nomina della Commissione, “nessuno si è curato di leggere quelle carte”. Il sindaco fa riferimento all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati, tra gli altri, l’avvocato Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale, eletta tra le fine del centrodestra.

“È giusto che si sappia – ha scritto Decaro – che negli scorsi giorni mi è stato richiesto di raccogliere tutte le attività svolte dal Comune di Bari contro la criminalità organizzata”. Ha quindi spiegato che alle 12:00 del 18 marzo è stato consegnato al Prefetto un voluminoso dossier, composto da 23 fascicoli e migliaia di pagine, contenente le attività svolte dal Comune contro la criminalità organizzata negli ultimi anni.

“Un atto di guerra”

La nomina di una commissione fa seguito a una richiesta da parte di un gruppo di parlamenti di centrodestra della Puglia. Questi si sono incontrati con Piantedosi e, secondo Antonio Decaro, hanno scelto la strategia dell’attacco contro l’amministrazione comune. Il sindaco ricorda che lo stesso procuratore distrettuale antimafia, in conferenza stampa per l’arresto delle 130 persone coinvolte nell’indagine, si è congratulato con la città di Bari e l’amministrazione comunale per “aver saputo rispondere alla criminalità organizzata”.

“È un atto gravissimo, che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Bari, proprio (guarda caso) alla vigilia delle elezioni”, continua. Non è un caso, secondo Decaro. “A questa aggressione – che il sindaco definisce ‘atto di guerra’ – io mi opporrò con tutto me stesso, come mi sono opposto ai mafiosi di questa città”.

Il Viminale si difende

Il ministero dell’Interno (apertamente contestato e di cui le piazze chiedono le dimissioni) ha voluto chiarire la sua posizione e ha precisato che la commissione si è resa necessario dopo un primo monitoraggio circa i fatti emersi nell’indagine giudiziaria che ha portato a oltre 100 arresti a Bari. Per questo, prosegue la nota del Viminale, è stato nominato (ai sensi dell’articolo 34 del codice antimafia) un amministratore giudiziario per l’azienda Mobilità e Trasporti Bari spa, che è interamente partecipata dal Comune.

Viene aggiunto che l’accesso ispettivo non è finalizzato allo scioglimento del Comune, bensì a un’approfondita verifica dell’attività amministrativa. Una nota che non convince l’opposizione e che trova contraria anche la segretaria del Pd. Secondo Elly Schlein la decisione, che arriva a tre mesi dalle elezioni, “sembra molto politica”, soprattutto per le dinamiche: iniziativa da parte di parlamentari di destra e di due membri del governo Meloni e senza aver esaminato prima la documentazione presentato dal sindaco. “Non si era mai visto ed è molto grave”, conclude.

La replica del ministro Piantedosi al Tg1

“Io capisco l’amarezza del sindaco di Bari. Il nostro Governo da quando si è insediato ha già sciolto 15 Comuni in prevalenza di centrodestra. Questo Governo ha dichiarato guerra alle mafie non certo agli amministratori locali“, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervistato dal Tg1.

matteo-piantedosi-scioglimento-comune-bari-mafia-sindaco-pd-antonio-decaro Fonte foto: ANSA/IPA
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