Matteo Piantedosi parla dei giovani di FdI ripresi da Fanpage: "Più preoccupato da antisemitismo nelle piazze"
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi parla di antisemitismo e dell'inchiesta Fanpage sui giovani di FdI
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto nel dibattito sulla recente inchiesta giornalistica di Fanpage su Gioventù Nazionale, che ha portato alla luce sentimenti razzisti, antisemiti e nostalgici del fascismo all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia. Affermando che in tema di antisemitismo è più preoccupato per quanto avviene nelle piazze nell’ambito delle proteste contro Israele per la guerra a Gaza.
- Inchiesta Fanpage su giovani di FdI, parla Matteo Piantedosi
- L'antisemitismo nelle piazze
- Piantedosi difende Meloni
- "Segre non dovrà mai preoccuparsi"
Inchiesta Fanpage su giovani di FdI, parla Matteo Piantedosi
“L’inaccettabilità delle cose viste nell’indagine giornalistica di Fanpage è stata affermata anche da Giorgia Meloni e sarà sanzionata con degli allontanamenti dal partito giovanile di FdI“, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenendo a SkyTg24.
“Ma l’antisemitismo che si traduce anche in azioni che possono mettere a repentaglio la sicurezza e l’ordine pubblico non si è evidenziato da quel gruppo giovanile”, ha aggiunto il ministro.
L’antisemitismo nelle piazze
Secondo Piantedosi è più preoccupante quanto visto “nelle nostre piazze e nelle nostre università, hanno bruciato le bandiere di Israele, gli assalti alla Brigata ebraica il 25 aprile, cose molto più pericolose che non sono state poste in essere da quel gruppo giovanile”.
“Certe forme di compiacimento antisemita – ha aggiunto – mascherate da discussioni asseritamente antisioniste e contestazioni di maniera al governo israeliano che in realtà celano dei veri pregiudizi nei confronti della comunità ebraica nazionale e internazionale sicuramente meriterebbero un accordo tra tutte le forze politiche per fare un’analisi critica al proprio interno”.
Piantedosi difende Meloni
Piantedosi poi va in difesa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha attaccato l’inchiesta di Fanpage, criticando i metodi “non giornalistici” e “da regime”.
Secondo il ministro Meloni “voleva dire che sono inaccettabili quando sono unidirezionali, rivolti sempre verso una sola parte”, “voleva dire che se si usassero questi metodi in tanti sodalizi, centri sociali, associazioni giovanili di altri partiti ne vedremmo delle belle”.
“Segre non dovrà mai preoccuparsi”
“Credo che tutti debbano fare una analisi seria e concreta e una riflessione interna – ha continuato il ministro dell’Interno – non solo quel movimento giovanile, per capire come contrastare quello che sta avvenendo e anche per rassicurare la senatrice Segre: questo è un Paese che la stima e la adora, e la considera una delle voci più autorevoli su questo tema e non solo”.
“Non accadrà mai che la senatrice Segre dovrà preoccuparsi di questo tipo di problema a cui ha fatto riferimento“, ha aggiunto Piantedosi.